Talora divertente (De Funès è al suo massimo), talora un po' troppo prolisso. Divertente Therry Thomas, non poi tanto il decantato Bourvil: alla fin dei conti è De Funès a reggere il gioco, con le ovvie e conseguenti positività e negatività. Qua e là gustosetta questa vicenda, che vede i francesi aiutare nella fuga gli aviatori britannici, il cui aereo è precipitato a Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale. Assai meno notevole della fama, però.
MEMORABILE:
L'equivoco in albergo, quando De Funès finisce in camera col tedesco.
Film divertente, con i tempi giusti, ancora oggi fresco e scoppiettante. Merito degli interpreti, ma anche del soggetto e della sceneggiatura che reggono bene per le due ore di fuga continua dai cattivi e imbranati tedeschi. Tanti i momenti esilaranti: dall’incontro equivoco ai bagni turchi vicino alla stazione, allo scambio delle camere matrimoniali nell’albergo di campagna, alla fuga in calesse condotto dalla suora con la maschera antigas. Da vedere anche con i figli per una comicità semplice senza età.
Indubbiamente il più divertente fra i film interpretati da Louis De Funès, ben spalleggiato da Bourvil (qui doppiato da Gigi Proietti!) e dal simpatico attore inglese Terry-Thomas. Alcune sequenze (come la notte passata nella locanda, tentando di mitigare il russamento davvero animalesco dell'ufficiale nazista...) sono oggi considerate veri e propri brani d'antologia. Un film comico quasi perfetto, adatto a tutta la famiglia (in genere piace molto ai bambini).
Pur avendo detenuto per oltre trent'anni il titolo di più grande successo cinematografico in patria, il film non è nulla di straordinario. La sceneggiatura mantiene un buon ritmo, ma delle molte trovate solo un parte sono riuscite e davvero divertenti. Eccetto De Funès il cast è mediocre e la comicità viaggia sui binari della banalità. Non ci si annoia perché qualcosa accade sempre, ma da qui a divertirsi ce ne passa. Piacevole, ma nulla di più. Non risente più di tanto del passare degli anni. C'è comunque molto di peggio in giro.
Rocambolesca fuga di tre aviatori attraverso la Francia occupata. Piacevole film comico diretto Gérard Oury, Tre uomini in fuga ha avuto in patria uno straordinario successo, forse spropositato rispetto al suo reale valore. Si tratta tuttavia di un film gradevole che ha il proprio punto di forza nella prova del cast, in particolare di Louis de Funès vero e proprio mattatore e autore di una grande performances. Putroppo a momenti davvero divertenti si alternano altri di pausa nei quali il ritmo cede vistosamente.
L'ambientazione è da cinema bellico ed è una continua "guerra" di sketch e trovate, ma il film cade in uno dei difetti del genere comico, quello di non riuscire a tenere costante l'efficacia di tali gag. Si riesce invece a tenere costantemente elevato il ritmo, che viene percepito sempre alto grazie anche alla spigliatezza verbale. Notevole la vivacità cromatica delle immagini. Simpatico l'uso del brano "Tea for two" di Shostakovich. **!
Farsa ambientata durante l'occupazione nazista della Francia, con francesi, tedeschi e americani, come nelle barzellette. I primi sono simpatici e astuti latini; i secondi appaiono gradassi e imbranati e gli ultimi vengono trattati con la deferenza dovuta ai (futuri, nella vicenda) vincitori. L'ambientazione è in una incantevole provincia. I gusti in termini di comicità sono culturali; il film asseconda, naturalmente, quelli francesi. La commedia non è nelle corde dei nostri amiconi d'Oltralpe.
MEMORABILE: I vari atterraggi iniziali col paracadute e quel che ne consegue.
Una bella commedia spumeggiante, dal ritmo vivace che sa alternare vari registri diversi di comicità senza rinunciare a qualche slancio avventuroso. La coppia protagonista fa faville, con un de Funès in gran forma, mentre risulta più defilato e serioso Terry-Thomas. Si nota un grande sforzo produttivo, che non fa invidia ai film bellici americani contemporanei. Varie sequenze memorabili. Notevole.
Gradevole film del 1966 con un grande mattatore come Louis De Funès. La storia è ambientata nella Seconda guerra mondiale e vede appunto la fuga di tre uomini attraverso la Francia tra equivoci, travestimenti e improbabili nascondigli. Divertente è divertente (la voce di Bouvet è del grande Proietti, mentre De Funès è doppiato alla grande da Stefano Sibaldi), ma qualche momento di pausa a volte rischia di far scendere il ritmo. Da vedere per capire la guerra da un'altra angolatura.
MEMORABILE: Il lancio delle zucche contro i tedeschi.
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CuriositàGeppo • 26/06/09 19:00 Call center Davinotti - 4335 interventi
Ottimi doppiatori... Gigi Proietti e Renzo Palmer... due miti