The snow woman - Film (1968)

Ecco cosa succede quando esseri soprannaturali ed esseri umani si uniscono; anche se a legarli sono i sentimenti più teneri, l'asimmetria delle loro rispettive capacità e le debolezze umane di chi li circonda inesorabilmente presentano il conto. Racconto tradizionale giapponese trasformato in film, piacerà soprattutto ad appassionati del genere; ma ha il potenziale per essere apprezzato anche da un pubblico meno specializzato. L'orrore è appena accennato e la storia, anche se un po' lunga, non è troppo lenta o prevedibile, e si contraddistingue per la grande eleganza delle immagini.

Tra le poche incursioni di Tanaka nell'horror, questa è decisamente la migliore. La sua musa, Shiho Fujimura, è straordinaria nel trasmettere terrore e compassione nel suo ruolo di gelido mostro che rifugge il calore; calore che però potrebbe anche offrire, pur vivendo in un Giappone violento, misogino e freddo come e più di lei... Chi è dunque il mostro più crudele? L'ottima fotografia sfrutta al meglio gli splendidi esterni innevati, la regia di Tanaka regala almeno due momenti davvero tesi e le musiche del maestro Akira Ifukube sono al solito penetranti. Uno straziante gioiello.