The complex forms - Film (2023)

The complex forms
Locandina The complex forms - Film (2023)
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2023
Genere: fantascienza (colore)

Cast completo di The complex forms

Note: Presentato al 41° Torino Film Festival nella sezione Crazies

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La nostra recensione di The complex forms

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dà più l’impressione di un cortometraggio espanso che di un vero e proprio film, questa curiosa produzione a budget limitato interamente ambientata a Villa Mazzotti, nel bresciano. Qui convergono personaggi che non viene immediatamente chiarito cosa siano in attesa di fare. Sappiamo che per una congrua somma in denaro “affittano” il loro corpo per un periodo di tempo prestabilito, senza che vi siano postumi significativi he vadano al di là di un mal di testa curabile con un semplice analgesico.

L’uomo attraverso il quale viviamo la straniante esperienza è Christian Del Ben (White), la cui espressione attonita ben rispecchia le sensazioni di...Leggi tutto chi si ritrova a muoversi in un mondo “alieno” ancor prima che davvero la minaccia esterna si concretizzi. Fabio D’Orta, che oltre a dirigerlo si è occupato anche di sceneggiatura e fotografia, elementi fondamentali sui quali il film poggia, sembra guardare al Resnais di Marienbad - nel modo di riprendere esternamente e internamente la villa, nelle lente carrellate che ne esplorano silenziosamente le stanze come in un sogno ad occhi aperti - e a meditabondi ritmi tarkowskiani (un richiamo dovuto anche all’utilizzo del bianco e nero).

Fin dall’apertura con l’avvicinamento a un auto in fiamme, che poi rovescia il punto di vista, le suggestioni visive non mancano, confermate da dialoghi e monologhi per rendere al meglio i quali (considerata l’importanza degli stessi nell’impatto generale, in cui le frasi e le parole rivestono importanza fondamentale) si è pensato bene di ricorrere a doppiatori professionisti di lungo corso (spicca l’inconfondibile voce di Carlo Valli che doppia Michele Venni, la seconda figura più importante sul set, l’amico di Christian). Non si pensi però che la presenza extraterrestre venga solo suggerita: al contrario mostri dalle fattezze abbastanza tradizionali (ma rivestiti in modo anomalo, paiono quasi mobili d’epoca in movimento) faranno la loro entrata in scena prima del previsto, anche se non viene chiarita la loro funzione. Non hanno movimenti rapidi quanto semmai inesorabili, che conferiscono un senso di ineluttabilità a una minaccia che d’altra parte nessuno aeva negato risiedesse nella villa.

Al di là del fumoso colpo di scena conclusivo, in cui comunque parte della spiegazione viene lasciata all’interpretazione di chi guarda, altri sono i punti oscuri che giustamente non si ha troppa intenzione di approfondire. Non è facile tuttavia mantenere desta l’attenzione con una conduzione tanto lenta nel ritmo, che se inizialmente affascina anche per l’ottima scelta di una villa che senza dubbio si presta a ospitare un racconto simile, poi si fa pesante evidenziando l'assenza di quegli snodi necessari a movimentare un’azione decisamente carente. Si poteva naturalmente imboccare la via della fantascienza “estatica”, ma in questo caso andava supportata da una visione d’insieme più intrigante, che invece la colonna sonora a tratti centra bene. Non si riesce insomma a incuriosire a dovere e le pur sfiziose apparizioni dei “mostri” si esauriscono in passaggi di rado interessanti. Un esperimento che richiama molto cinema d’autore ma che difetta di una spina dorsale che lo possa reggere a dovere.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/12/23 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/12/23
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Cotola 3/12/23 11:28 - 9530 commenti

I gusti di Cotola

Alcuni uomini si ritrovano in una villa dove verranno sottoposti a uno strano trattamento. Di cosa si tratta? Perché? L'inizio è promettente e sa instillare nello spettatore una buona dose di mistero e coinvolgimento: si è curiosi di sapere cosa succederà e perché. Ogni tanto, però, la sceneggiatura gira a vuoto e la tensione cala. Che ci sia del metaforico è chiaro e nel finale la sceneggiatura dà alcune spiegazioni, lasciando però inevase diverse domande a cui ognuno risponderà secondo la sua interpretazione (non è un difetto). Confezione dignitosa e doppiaggio professionale.

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