The cosmic man - Film (1959)

Fiero rappresentante della fantascienza americana degli Anni Cinquanta (tendenza ULTIMATUM ALLA TERRA, in cui gli alieni non scendono sul nostro pianeta per distruggerci ma per parlare con noi), THE COSMIC MAN ricade puntualmente nelle ingenuità risibili tipiche di certa serie B. Gli autori hanno una trovata geniale nel visualizzare l'astronave: è una sfera bianca di circa tre metri di diametro sospesa nell'aria a un metro e mezzo dal suolo. Impenetrabile, indistruttibile. Nessuno capisce cosa voglia finché non ve ne esce l'occupante, un alieno che può presentarsi a noi in due modi: o in tutina nera aderente, maschera nera e mantello...Leggi tutto in perfetto stile Diabolik o con cappottone, occhiali spessissimi ed espressione da ebete. Nel primo caso è spesso semitrasparente, nel secondo ci appare come un qualsiasi montanaro in vacanza. Come possano venire certe idee ai soggettisti non è dato sapere, ma di sicuro l'effetto non poteva che essere esilarante. Il problema è che la storia, invece, vorrebbe mantenere una sua dignità (salvo quando ci propina la vedova di guerra col figlio in sedia a rotelle pronto a farsi miracolare dall'alieno); la prevedibile contrapposizione tra esercito (che vorrebbe ovviamente spaccare tutto e tutti) e scienza (il professor Sorenson tenterebbe volentieri la via del dialogo) è condotta seguendo schematismi ampiamente sperimentati. Dialoghi scialbi, originalità pari a zero. Chi conosce ULTIMATUM ALLA TERRA e i suoi vari epigoni non farà alcuna difficoltà a prevedere le mosse di ogni singolo personaggio. Resta quella bizzarria che è caratteristica di gran parte della fantascienza di serie B, ma è davvero troppo poco per sorbirsi un film simile.

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