Dopo un paio di titoli interessanti e vari cortometraggi Knautz ritorna con questo psycho-horror che nella storia e nelle atmosfere sembra riecheggiare alcune delle cose più morbose del cinema 70s/primi 80s, dai flashback rivelatori che mostrano orrendi traumi adolescenziali a sequenze di crudeltà assortite, in una rielaborazione moderna di temi classici che convince anche nelle parti meno horror e più drammatiche grazie a un buon senso della narrazione, a un cast convincente e a una ost di piano struggente. Tra i migliori horror dell'anno.
MEMORABILE: Il frullato di topi; I flashback; Il calco della faccia; Il finale.
La bella Alice assume la sfigurata Shelly perché pulisca il suo appartamento e, trovandosi in una situazione sentimentale difficile, approfitta della sua compagnia, provandone pietà. Ma noi, già prima dei titoli di testa, abbiamo visto di cosa è capace la ragazza... Film dal sapore anni '80 che, senza essere innovativo, tiene però desta l'attenzione fra flashback sull'origine della follia e sequenze tensiogene in attesa che l'ossessione di Shelly per l'altra si scateni. Formalmente curato, con qualche colpo basso ben assestato, interpretato con efficacia: un buon horror.
MEMORABILE: Il frullato nel prologo (!); Istruzioni d'uso su come chiudere il rapporto con un uomo sposato (questa volta in modo definitivo)
Dopo l'ottimo erotic-thriller Goddess of love troviamo di nuovo Knauts e la Kendra insieme, stavolta per un freak-horror. La bella estetista e la domestica sfigurata. Ma oltre alle ustioni c'è un trauma d'infanzia svelato strada facendo. Confezione di livello, sceneggiatura in crescendo che sa essere piuttosto brutale nell'ultima mezz'ora. La deformità esteriore e il comportamento maniacale causati dalla malvagità dell'"adulto" vanno a braccetto con quelli di The dark (stesso anno) senza far ricorso alla non-morte e senza finale ottimista.
Di primo acchito sembra un po' glabro, ai titoli di coda ti accorgi invece di come Knautz sia stato bravissimo a camuffare uno schema precostituito già a partire da un incipit che ribalta sottosopra lo stomaco, procedendo lento pede in un finto anonimato ma sciorinando una forma notevole e accatastando la tensione un tot alla volta evitandone artificiosità e tortuosità. Corretta la scelta di non eccedere nelle sembianza deformi della Alig, da sudori gelidi la scena dell’acido fluoridrico. Jon, continua così e non mollare.
Jon Knautz HA DIRETTO ANCHE...
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Schramm e amici, temo non sia uscito in italiano ma segnatevelo perchè per me è stato uno degli horror migliori dell'anno. Purtroppo vista la mole di titoli che inserisco spesso non li pubblicizzo come forse dovrei, ma approfitto del momento per dirvelo.
DiscussioneDaniela • 27/08/19 06:27 Gran Burattinaio - 5944 interventi
lo avevo in wishlist da tempo, approfitto dello zufolo per decidermi a cercarlo e vederlo, per reinsanguar lo spirito tra un botto atomico e l'altro...
DiscussioneDaniela • 27/08/19 23:27 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Herrkinski ebbe a dire: per me è stato uno degli horror migliori dell'anno. Concordo: niente di particolarmente innovativo (a parte la ricetta per un frullato proteico che preferirei non aver imparato), ma di questi tempi imbattersi in un horror ben scritto, ben girato e ben interpretato è cosa rara.
Daniela ebbe a dire: Herrkinski ebbe a dire: per me è stato uno degli horror migliori dell'anno. Concordo: niente di particolarmente innovativo (a parte la ricetta per un frullato proteico che preferirei non aver imparato), ma di questi tempi imbattersi in un horror ben scritto, ben girato e ben interpretato è cosa rara. Mi fa piacere!