Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/10/16 DAL BENEMERITO XAMINI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Xamini 28/10/16 00:29 - 1252 commenti

I gusti di Xamini

Intimista, praticamente senza sfondi (si svolge nei pressi di Liegi, ma potrebbe essere ovunque), fatto com'è di inquadrature ravvicinate e camera a mano, il lavoro dei Dardenne colpisce per detrazione: pochi fronzoli, molta empatia. La Haenel è una novella Binoche, praticamente sempre dinanzi alla macchina da presa, a mettere in scena un'umanità straordinaria, in un personaggio che è una montagna. Volendo, anche una bella riflessione sulla professione di medico.

Myvincent 30/10/16 23:24 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Davvero encomiabile questa giovane dottoressa (troppo per essere realista) che fra continue citofonate, squilli e interruzioni, s'improvviserà pure detective per scoprire il nome di una ragazza della cui morte si sente responsabile. Così il film s'incentra sui suoi sensi di colpa, svelando dei retroscena eccessivamente enfatizzati. Cinema neo-neorealista belga grigio e con una protagonista eternamente imbronciata (anche quando poteva non esserlo). Il finale lo riscatta solo in parte, ma oramai l'operazione sonnifero era già scattata.

Paulaster 10/11/16 10:04 - 4419 commenti

I gusti di Paulaster

Come un piccolo peccato di superbia fa scattare in una giovane medico un sentimento di compassione o di responsabilità e autocritica. I Dardenne si appiccicano al volto di una algida Haenel per scovare anche i minuscoli sentimenti che la scuotono e finché l'omicidio resta ancora da risolvere il loro stile centra il bersaglio. Qualche evento viene caricato molto, tra cui un pre-finale che eccede col il modus quotidiano di affrontare la dolente vicenda. Le scene coi pazienti rappresentano al meglio la professione medica dal suo interno.
MEMORABILE: La macchina fatta accostare a forza.

Capannelle 21/02/17 00:03 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

I Dardenne non scelgono mai scritture banali ma stavolta sembrano partire per la tangente. Affidano alla Haenel, una valente promessa, un ruolo da fiaba contemporanea di medico roso dai sensi di colpa, che espia agendo da poliziotta in mezzo a un mondo che da lei non reclama alcun aiuto. Tutto questo mentre visita i pazienti e assiste uno stagista complessato. Insomma, oltre alla narrazione compassata c'è anche da fare i conti con una vicenda che puzza di artefatto lontano un miglio, come si vede anche nell'epilogo nel bagno.

Galbo 28/03/17 05:48 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

Come spesso accade al cinema dei Dardenne, una vicenda che si svolge in un "non luogo" e che porta in primissimo piano il personaggio principale, un medico in cerca di un riscatto. Al di là di qualche inevitabile forzatura drammatica, una storia realistica che fa nuova luce sulla professione medica e riflette sul ruolo etico di questo lavoro. Un cinema più che mai necessario e dalle forti connotazioni sociali. Bravissima la protagonista praticamente sempre in scena.

Giùan 18/04/17 14:57 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

Un passo indietro rispetto agli ultimi lavori (in risalita) dei Dardenne (Il ragazzo con la bicicletta e soprattutto Due giorni, una notte). Questo racconto di ossessione e senso di colpa mi è parso più hanekiano che non nelle corde secche e senza fronzoli dei fratelli belgi, i quali ci fan girare attorno alla anaffettiva dottoressa Jenny (una Haenel sacrificata) e allo sconosciuto cadavere di una ragazza afiricana senza mai dare l'impressione di sapere dove esattamente voler andar a parare. Un caso di coscienza "inquinato" dalle strutture del giallo.

Decimamusa 21/09/17 10:23 - 102 commenti

I gusti di Decimamusa

Bel film dei Dardenne in cui la dimensione del sociale viene filtrata attraverso un serrato scavo psicologico. A sollevare il tappeto delle apparenze e delle ipocrisie è una dottoressa dal talento maieutico, che tira fuori la verità, con il suo fardello di dolore e vergogne, sulla morte e sull'identità di una giovane nera. La realtà è opaca finché non interviene lo sguardo di chi con tenacia la illumina e in parte la riscatta. In tempi di crescenti lacerazioni, è un messaggio forte contro l'indifferenza. Eccellente la protagonista Adèle Haenel.

Cotola 4/11/17 00:22 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

I fratelli Dardenne si mantengono fedeli al loro stile, visivo e narrativo, ed alla loro poetica cinematografica, costruendo storie animate da personaggi dal profondo rigore etico e morale. Anche qui, come in altre pellicole, la protagonista, e non solo lei, si pone domande, semina dubbi e viene sempre messa dinanzi alla responsabilità delle sue azioni. E se è vero che sembra ci sia più costruzione rispetto ad altre volte e che la dottoressa, interpretata dalla Haenel, esageri nei suoi scrupoli, va detto che non mancano momenti molto potenti, come tutta la parte finale. Molto bello.

Kinodrop 14/11/17 18:48 - 2950 commenti

I gusti di Kinodrop

Una non voluta omissione nell'ambito del suo lavoro di medico porta Jenny a un eccesso di senso di colpa e quasi a identificarsi in una sconosciuta ragazza vittima designata di una tragica sorte. Il soggetto sarebbe interessante, ma il risultato dà una sensazione di pedanteria e di un moralismo più costruito che autentico, coadiuvato da una monotonia di situazioni psicologiche quasi bordeline e si fa fatica a condividere l'ostinazione della "neo-detective". Unica protagonista la brava Haenel, sullo sfondo gli altri.

Beffardo57 16/11/17 22:01 - 262 commenti

I gusti di Beffardo57

La giovane dottoressa (una sorta di santa laica che vive da asceta e infatti indossa didascalicamente per tutto il film lo stesso giaccone low cost), con la sua mite ma implacabile determinazione, risolve il (banale) caso, promuovendo la presa di coscienza morale di coloro che ne sono a vario titolo coinvolti. La location è un Belgio allegro come un resort per aspiranti suicidi; l'ambiente umano un mix di immigrati, ex tossici, marginali, vecchi malandati, ragazzi difficili, malavitosi. Lo stile della narrazione è austero; la noia non manca.

Adèle Haenel HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina I diavoliSpazio vuotoLocandina L'Apollonide (Souvenirs de la maison close)Spazio vuotoLocandina Water liliesSpazio vuotoLocandina The fighters - Addestramento di vita

Mickes2 27/04/20 10:00 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Sullo sfondo di un Belgio piccolo piccolo, un giro di sensi di colpa e verità dolenti indagando coscienze e moralità. In questo lavoro l’asciuttezza e il minimalismo del duo belga non ha lo stesso impatto dei precedenti, complice anche la scelta narrativa più da thriller giallo probabilmente poco adatta al taglio intimo e documentaristico dei cineasti. Il risultato è un film ripetitivo e poco incisivo che non amplia la loro cifra stilistica ma, bensì, la ridimensiona. Ad ogni modo brava e convincente la Haenel.

Bubobubo 15/12/20 15:02 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

I primi 40', nei quali viene delineato il profilo frastagliato di un medico (un'ottima Haenel) pronta a sacrificare amore e carriera in nome dell'etica professionale, sono ottimi per fattura e intensità. L'irruzione di un fatto di sangue cui la protagonista ha scelto (inconsapevolmente) di non ovviare scombina le carte in tavola e tinge la storia di tonalità thriller; ma la fulminea conversione ad indagine parapoliziesca è troppo repentina e forzata per suscitare una reazione empatica. Il doloroso finale familiare introduce all'ultimo temi che potevano essere sfruttati prima.
MEMORABILE: Inseguimento e speronamento in macchina.

Gottardi 16/04/21 11:50 - 396 commenti

I gusti di Gottardi

Dottoressa indaga sulla morte di una prostituta africana di cui nessuno si interessa. Il film affronta temi grandi e insieme intimisti, le conseguenze delle proprie azioni, il senso di colpa, il pentimento, la ricerca della verità, ritraendoli non solo nella brava protagonista ma nei personaggi con cui interagisce. Ambientato in una triste Seraing, città satellite di Liegi, i luoghi stessi diventano specchio di una desolazione imperante dentro e fuori gli uomini, sordi ai propri simili e alle loro debolezze, o pronti a sfruttarle. Forse non i migliori Dardenne, ma comunque efficaci.
MEMORABILE: L’emblematica porta dello studio medico che taglia fuori il monocorde ossessionante della tangenziale ma non del tutto, il ronzio permane sempre.

Pigro 25/04/21 09:19 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Passo falso dei Dardenne che dall’intensa ricerca sull’autenticità e verità dei sentimenti scivolano verso una storia artificiosa nonostante la buona idea per i temi che affronta. Si salva la descrizione dell’umanità degli abitanti del quartiere popolare, ma la dottoressa che si trasforma in detective per rimorso per una sconosciuta uccisa è personaggio troppo programmatico (alla Trier per l’odor di santità, senza contare la capacità investigativa sentendo le vene delle tempie... ma dai!), oltretutto interpretato con un’espressività sciatto-catatonica. Peccato.

Daniela 28/06/21 08:48 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Un campanello che suona dopo l'orario di chiusura dell'ambulatorio, una porta che resta chiusa, una giovane donna trovata morta dalla parte opposta della strada. E' l'innesco di un thriller etico in cui non è difficile rinvenire lo stesso rigore di altri film dei registi ma questa vola il risultato è meno convincente che in altre occasioni: se è comprensibile il senso di colpa provato dalla dottoressa, interpretata da Haenel in modo monocorde, il suo trasformarsi in investigatrice dilettante appare eccessivo ed anche la "soluzione del caso" presenta troppi punti interrogativi. 

Victorvega 10/12/21 13:01 - 502 commenti

I gusti di Victorvega

Volutamente minore e con uno stile definito: il film è probabilmente sopravvalutato ma contiene alcuni elementi di interesse. Una narrazione con scene spezzettate, una certa trascuratezza voluta nella rappresentazione dei personaggi, nelle ambientazioni: tutto questo contiene all'interno un film che, dal lato prettamente giallo, invece, non convince, dimostrandosi poco coinvolgente. Brava la protagonista.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.