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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/12/10 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 25/12/10 22:15 - 9009 commenti

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Interessante film di Kieslowski, tra i meno conosciuti del regista, ma non per questo immeritevole di essere visto e recuperato. Rispetto ad altre opere manca di un pizzico di intensità e coinvolgimento, ma è indubbio l’impegno e la passione del polacco nel trattare importanti temi di impegno civile. Peccato che manchino quei guizzi presenti in altre sue pellicole.

Pigro 30/09/11 11:01 - 9634 commenti

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In realtà siamo oltre la “fine”, dichiarata in un folgorante incipit, in una terra desolata dove ogni schema è saltato e regna solo confusione e disperazione. Amara elegia funebre al proprio paese, nel periodo in cui nuovi slanci e grandi disillusioni si alternano pericolosamente. L’inconsolabile lutto della vedova di un avvocato (che torna come silente fantasma) si sposa con le anomalie del caso dello scioperante in prigione e dei molti interessi attorno a lui. Bellissimo lavoro, visceralmente intimo e politico, espresso con rara sensibilità.

Enzus79 1/05/12 15:20 - 2873 commenti

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Film interessante e apprezzabile firmato Krzysztof Kieslowski. Il paradosso della storia è che l'amore nonostante tutto trionfa sempre. Film che tocca anche tematiche del tempo molto "care" al regista polacco. Grazyna Szapolowska è molto convincente.

Schramm 31/10/15 13:27 - 3490 commenti

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L'eterno ritorno di un lutto (che una nazione reca di se stessa, metafora di una famiglia senza più figura paterna) impossibile a essere elaborato o eliso. La Storia lutto sconfinato. Senza fine è purtroppo, malgrado l'ammirevole rigore formale, anche la fatica di portare a tracolla il peso di un film interessante ma irrespirabile, che per rendere neutrale lo scoramento della perdita che genera fantasmi onnipresenti, procede in folle senza troppo concedere ai varchi di quel pathos che Kieslowski avrà modo di lasciar trapelare in seguito.

Paulaster 6/07/23 18:13 - 4389 commenti

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Avvocato deceduto racconta di come la vita prosegua senza di lui. Incipit di humor nero che stempera solo in parte le vicende familiari e politiche nella Polonia di inizio anni Ottanta. La descrizione del vuoto lasciato è resa in maniera asciutta e senza musiche; la scelta è adatta a descrivere la sensazione di abbandono della moglie e il suo dramma (il momento dell’ipnosi rimane solo accennato). Sul versante politico i contenuti sono piatti e alludono alla condizione del popolo. Meglio quando il film si concentra sulle componenti intime e resta in ambito domestico.
MEMORABILE: L’incipit; L’incidente d’auto; La marchetta; Al cimitero; Il cerotto sulla bocca.

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