Saint Omer - Film (2022)

Saint Omer
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Titolo originale: Saint Omer
Anno: 2022
Genere: biografico (colore)
Regia: Alice Diop
Note: Il film è basato sulla vera storia della senegalese Laurence Coly, accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi abbandonandola su una spiaggia del nord della Francia nel 2013.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/04/23 DAL BENEMERITO SISKA80
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Siska80 22/04/23 11:37 - 3815 commenti

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Location singolare è il tribunale di Saint Omer, in cui si sta disputando un processo contro una novella Medea. Succede sempre più spesso che donne raccontino l'universo femminile: la regista è molto abile nell'affrontare la piaga dell'infanticidio mostrando una madre che ricostruisce la sua vita prima e dopo il crimine con una freddezza urticante, mettendola in una contrapposizione solo apparente con una ragazza incinta che si lascia sempre più coinvolgere dalla situazione. Pretestuoso invece il tema dell'integrazione razziale, mentre l'eccessiva lunghezza nuoce molto al ritmo.
MEMORABILE: I video.

Paulaster 4/05/23 18:01 - 4431 commenti

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Romanziera assiste un processo per infanticidio. Film largamente giudiziario anche se il tema di fondo è la maternità, intesa come esperienza che sconvolge la vita. Il dibattimento è asciutto nell'esposizione e serve a chiarire gli aspetti psicologici della vicenda. Le ansie della scrittrice affiancano la storia senza aggiungere granché. La comparazione con il personaggio di Medea sembra un intellettualismo che lascia il tempo che trova parlando di veri omicidi. Regia che dimostra di saperci fare soprattutto nelle inquadrature fisse.
MEMORABILE: Gli accenni di stregoneria; Il racconto della marea in arrivo; "Di quanti mesi sei?".

Thedude94 1/10/23 19:14 - 1097 commenti

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Difficile storia raccontata dalla promettente regista Alice Diop, la quale decide di affrontare un processo per infanticidio dal punto di vista di una scrittrice che osserva il tutto con fare molto interessante e fortemente coinvolgente. Dirigere una storia del genere è tutt'altro che semplice, infatti si notano delle lungaggini di troppo e una durata eccessiva, ma nel complesso la componente emotiva riesce a dare valore al film, che si fa notare per la bellezza di alcuni monologhi e la crudezza di dialoghi in tribunale ben scritti. Non male dopotutto.

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