Pluto allo zoo - Corto (1942)

Pluto, entrando per caso in un zoo, cerca di sottrarre un grandissimo osso a un leone, ma dovrà affrontare animali di tutti i tipi a partire da un canguro fino a un orango. Gran finale con Pluto che deve scappare dai coccodrilli. L'animazione è ottima, il finale ha un ritmo elevatissimo: una piccola perla.

In assoluto tra i migliori cortometraggi dedicati a Pluto, vede il nostro eroe in una serie di divertenti disavventure presso lo zoo cittadino dove dovrà cercare di conquistare un gigantesco osso sottraendolo e sottraendosi alle grinfie di numerosi animali resi graficamente in modo ottimale in un cartone realizzato con grande senso del ritmo.

Per rubare un osso a un leone, Pluto attraversa pericolosamente alcune gabbie dello zoo in cui vivono animali tutt'altro che amichevoli. Simpaticissimo cartone che vede come protagonista il sempre più intraprendente e sfortunato cagnolone. Gag divertenti, si fa il tifo per lo sfortunato Pluto e ride di gusto.

Pluto si intrufola in uno zoo per rubare un osso gigantesco ad un leone, ma non si rivela una grande idea... In un unico corto Pluto si trova ad affrontare gli animali più disparati e questo permette di sfornare gag a getto continuo, quasi tutte simpatche e aiutate da un ritmo davvero scorrevole. Animazione buona.

Chi si contenta gode: Pluto, stanco di sgranocchiare ossicini, prova a rubare un enorme osso di un leone che dorme; pessima idea. Non tanto il furto quanto la fuga dallo zoo creerà non pochi problemi... A livello di gag non troviamo nulla di originale (verso la seconda metà, con l'ingresso del gorilla tenerone, del canguro dispettoso e dei voracissimi alligatori, migliorano di molto), ma troviamo un'animazione più che buona ed un Pluto impagabile cui manca davvero solo la parola, grazie alla sua fantastica espressività. Buono, non eccezionale.

Cortometraggio, con Pluto protagonista, non particolarmente riuscito. Esaurita la parte con il Leone, carina, quello che segue è una ripetizione di pericoli che il cane trova, scappando da una gabbia all'altra, imbattendosi nei prevedibili inconvenienti, ogni volta che cambia animale con il quale deve interagire. Film che finisce con l'essere noioso e poco interessante. Inserito in un film antologico del 1959, riedito nel 1976.