Paperino e la stagione della caccia - Corto (1955)

Buon mediometraggio che si schiera apertamente contro l'uso eccessivo della caccia. Paperino, appassionatosi alla stagione venatoria, grazie al padre ne combinerà di tutti i colori pur di riuscire a cacciare qualcosa. L'animazione è davvero brutta, ma la regia di Hannah è più che collaudata.

Lo spirito dell'avo cacciatore spinge il tranquillo Paperino a buttarsi nella stagione venatoria. Appassionata satira della moda della caccia, che si concentra da una parte sugli esodi massicci di cacciatori in luoghi solitari, e dall'altra sulla devastazione che questi portano alla natura. Il crescendo parossistico trasforma una battuta di caccia in una vera e propria guerra. Ma per una storia come questa e per le idee messe in campo la misura del corto di pochi minuti è troppo stretta, e il finale non porta davvero a compimento il film.

Spinto dallo spirito di un suo antenato, Paperino diventa appassionato di caccia e si ritrova in mezzo a una specie di guerra. Il corto va contro la caccia sconfinando nella seconda parte nel grottesco; purtroppo non è molto divertente e anche l'animazione è abbastanza scadente (tra l'altro la sequenza nel traffico è "rubata" da un corto di Pippo). Tranquillamente evitabile.

La mania venatoria spinge Paperino, sotto l'esempio di un suo avo, ad imbracciare il fucile per una battuta di caccia. Inutile dire che ne combinerà di tutti i colori. Cartone dissacrante e permeato di spirito ecologista, realizzato con grande senso del ritmo. Discreta la grafica e la tecnica di animazione.