Nutcrackers - Film (2024)

Ennesima rivisitazione della più classica delle commedie per famiglie, con truppa di dolci orfanelli (sono fratelli anche nella vita) pronta a far ammattire la star di turno, quel Ben Stiller che sembra aver credibilmente sostituito Steve Martin nel ruolo di figura ideale per il genere. La defunta (morta in un incidente stradale col marito) era la sorella di Michael Maxwell (Stiller), uomo d'affari costretto a raggiungere da Chicago la campagna con la sua Porsche gialla in qualità di unico parente in vita dei quattro pestiferi ragazzini (che non vedeva da tempo immemore). Arrivato con l'idea di piazzarli il prima possibile in qualche famiglia del posto, si accorgerà che...Leggi tutto la cosa è più difficile del previsto: il rapporto coi nipoti (tutti maschi, anche se a vederli con i loro bei capelli lunghi e biondi lo si direbbe con certezza solo nel caso del maggiore) non parte col piede giusto.

La diffidenza nei confronti dello zio è tanta, e prima di tirar fuori ai ragazzini qualche parola di bocca ci vorrà un bel po'. Michael cerca di giocarsi la carta della simpatia, ma quelli pare si divertano soprattutto a vederlo nei pasticci, come quando è costretto a raggiungere il centro di un lago per riuscire a prendere con il cellulare. Lui una sua vita ce l'ha, mollare il lavoro non pare proprio possibile. Ma allora come conciliare la sua nuova funzione di tutore con le richieste della sua principale, che lo tormenta via telefono?

Il film ripiega su un copione ricalcato senza fantasia alcuna dai mille identici e la cui unica singolarità è il mestiere della madre scomparsa: era una ballerina e ha trasmesso la sua passione ai figli, che si sono nel frattempo inventati una versione "con baffi" dello Schiaccianoci di Tchaikowski sognando magari un giorno di interpretarla in qualche modo. Vuoi vedere che ci riusciranno? In questi casi, con una sceneggiatura che vale ben poco e gli sviluppi della storia altamente prevedibili in ogni loro variante, il compito di salvare il tutto dal naufragio spetta al cast. Ben Stiller non brilla granché ma dimostra di avere il "fisico del ruolo" apparendo se non altro credibile, mentre - considerato lo spazio modesto lasciato alla partner di turno (Cardellini), pronta a consigliare Michael nel prendere le decisioni giuste - il peso della riuscita grava in gran parte sulle spalle dei quattro fratellini. Allegri, briosi, spontanei, se la cavano discretamente riuscendo nella difficile impresa di non apparire antipatici, che rappresenta sempre il maggior rischio in casi in cui per forza di cosa devono risultare di difficile gestione da parte di un uomo (lo zio) abituato a tutt'altro tipo di rapporti.

Lo spostare l'azione in un isolato casale di campagna a contatto con la natura cambia qualcosa, aggiungendo, al complicato recupero dei ragazzini, anche lo spaesamento di chi precipita nella vita agreste da quella cittadina nella grande metropoli; il tutto gestito in modo da accrescere l'imbarazzo in chi si trova a dover affrontare tante novità tutte insieme. Ci si poteva inventare qualche battuta in più però, perché è davvero di rado che si sorride (ad esempio quando i ragazzi chiedono allo zio di insegnar loro cosa sia il sesso scivolando in volgarità di cui nemmeno si rendono conto). Insomma, sorrisi di circostanza tra i diversi personaggi, una cascata di buoni sentimenti e un film da dimenticare in fretta; compresa l'ultima parte, in cui si mette in scena l'esibizione tanto attesa.

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