My summer of love - Film (2004)

Il marchio Sundance comincia a diventare d'infamia. My Summer of Love sciorina tutto il repertorio indy: la pseudotrasgressione (Mona e Tamsin sono due adolescenti che si innamorano - ma sarà così? - durante una noiosa estate; il fratello della seconda, uscito di prigione, è un cattofanatico ipocrita), la macchina a mano e...la noia. Credo, davvero, di non poterne più.

Commedia drammatica saffico-adolescenziale di medio livello, interessante ma un po' insapore. La regia sceglie di narrare il film attraverso una serie di sequenze spesso non collegate tra di loro, utilizzando uno stile lievemente sporco che, nonostante la quasi totale mancanza di scene spinte, può rimandare a "L'adolescente" della Breillat. L'utilizzo della telecamera a mano in alcune sequenze è piuttosto inutile e la storia non sempre riesce a conquistare, ma le due protagoniste sono bravissime, la fotografia è ottima e le buone musiche.

Fugace come un idillio estivo. Una volta quietatosi il vento di trasgressione dell’amore saffico tra le due ragazze, non resta molto: una serie ripetuta di piccoli episodi simili l’uno all’altro e i colori accesi della campagna anglosassone in cui si aprono boschi ridenti e scorrono placidi ruscelli da romanzo ottocentesco. Brave e veraci la Press e la Blunt, che con la profondità dello sguardo iniettano gioie, dolori e inquietudini adolescenziali.

Due ninfette ciniche e maliziose, l'una proletaria, incasinata, ribelle senza causa, l'altra ricca, nichilista e annoiata. Lesbismo, famiglie allo sfascio, droga, anoressia, Nietzsche, Edith Piaf e vogliamo farci mancare il cliché fasullo di tutti i cliché fasulli, ossia il disprezzo verso la religiosità di provincia vista come semplice ritualità ed ipocrisia? My Summer Of Love, ovvero come buttare due ore di vita alla fiera della banalità. Vien da rivalutare Von Trier...

Turbamenti amorosi giovanili sono protagonisti di questo film inglese ambientato tra i paesaggi campestri dello Yorkshire. Interpretato da bravi attori (tra gli altri una giovane e già promettente Emily Blunt), il film non va oltre una certa piacevolezza formale. Il suo limite principale è l'assenza di una vera e propria storia, costituito com'è più da una serie di scene che non da una vicenda organica. Anche il ritmo latita.