Maurizio Battista: 30 anni e non li dimostra - Spettacolo teatrale (2019)

Maurizio Battista: 30 anni e non li dimostra
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2019
Genere: teatro (colore)
Note: Spettacolo teatrale cominciato nel 2019 e trasmesso anche in televisione il 27.12.2020 su Italia Uno.

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Nuovo spettacolo al Teatro Nazionale di Milano (14/5/2022) per uno show ormai in tour da più anni e nel 2019 trasmesso anche in tv. Maurizio Battista porta qui in scena argomenti di stretta attualità (in primis il Covid, su cui di fatto apre lo spettacolo con una serie di sketch esilaranti) associati a vecchi cavalli di battaglia e alla consueta rivisitazione dei difetti tipici della romanità, vero leitmotiv dello spettacolo. D'altra parte per un romano come lui prendere in giro ciò che fa della Capitale e della sua gente un unicum in Italia non può che portare tutti a sorridere, specie quando il divertimento è dato dal confronto con la proverbiale efficienza...Leggi tutto milanese.

Non si può ad esempio notare come una delle problematiche più antiche di Roma, la rete metropolitana, sia da sempre obiettivo facile per chi voglia scherzare sull'inadeguatezza della stessa. Messe a confronto con Berlino, Parigi, Barcellona e soprattutto Londra, le 73 fermate sono un numero assolutamente ridicolo e improponibile, per coprire un territorio tanto sterminato (Roma è grande 13 volte Milano, non dimentichiamolo). Ma intanto è anche un modo per confrontare la magnificenza architettonica della città eterna con le altre capitali. E anche qui, per quanto giocando con l'esagerazione necessaria ad accrescere l'impatto comico, si ride. Perché le qualità di Battista nel raccontare alternando toni pacati a improvvise accelerazioni vengono assolutamente confermate: a livello di intrattenimento, di complicità col pubblico (inevitabile il continuo rivolgersi alle prime file della platea alla fugace ricerca di spalle improvvisate), Battista sale a livelli di assoluta eccellenza. Pur senza scomodare i massimi sistemi, rimanendo nell'ambito di una semplicità popolare e attaccando facili bersagli da sempre obiettivi dei monologhisti comici, Battista garantisce risate e oltre due ore di show che mantiene alta l'asticella senza particolari cedimenti, perché è nel modo di raccontare, quasi sempre, che si distingue l'abilità del comico e questa davvero non gli difetta.

Il lungo sketch dedicato ai collezionisti è forse il momento più alto, capace di trovare esempi di collezioni in vendita veramente folli (a partire da quella dei diversi richiami per gli uccelli). La pausa tra primo e secondo tempo è occupata da una performance musicale dei Los Locos (o almeno di Roberto Boribello, una metà del duo vicentino), quelli della "Macarena", del “Meneaito” (regolarmente riproposti) e di altri singoli latineggianti di successo. Si tira avanti fin troppo, a dire il vero, nonostante buone esecuzioni "live" dei classici, e al ritorno non è più come prima. Battista cerca un po' di interscambio con Boribello e le quattro ragazze del corpo di ballo, ma è prevedibilmente quando riprende la scena per sé che lo spettacolo decolla. Come nello sketch della consegna del premio, che anticipa un'ultima parte cui ci si abbandona a qualche affettuoso richiamo alla moglie e alla piccola figlia (di cui ci vengono mostrate su schermo motle fotografie), sulla cui nascita aveva a lungo ironizzato poco prima. In scena solo con un tavolo sul quale appoggia il materiale da proiettare di volta in volta sullo schermo quando serve, Battista chiede “un argomento a piacere” al pubblico (qui tocca alla sopravvivenza) e conclude una serata ben studiata per soddisfare il suo pubblico (e non solo).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/12/21 DAL BENEMERITO PESSOA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/05/22
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Pessoa 2/12/21 21:25 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Battista celebra i suoi trent'anni di carriera con uno spettacolo "privato" in cui si racconta rinunciando quasi del tutto alla satira sociale che è sempre stata una delle sue armi più efficaci. Il repertorio è questa volta completamente rinnovato, grazie al trio di autori, e restano fuori le gag "classiche" che forse erano state riproposte troppo spesso negli spettacoli precedenti. Bisogna riconoscere che Battista gli anni li dimostra eccome e, pur se le risate non mancano, si è in parte persa la straordinaria vis comica del passato. Non fra le sue prove migliori.

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