Maschile singolare - Film (2021)

Nonostante si apprezzi il buon tentativo inclusivo di rappresentare il mondo gay con una storia gay sentimentale descritta con assoluta normalità, il film non è né più né meno che un'americanata dalla sceneggiatura telegrafata, specie nei passaggi drammatici più interessanti, in cui i protagonisti si sforzano di piangere senza trasmettere uno straccio di credibilità. Colpi di scena prevedibili, personaggi stereotipati, dialoghi imbarazzanti. Per tutto il film, poi, non si vede un solo gay con la pancia: tutti belli e palestrati...

Dopo 12 anni di matrimonio, X dice a Y che devono prendersi una "pausa di riflessione" perché si è innamorato di Z. Per Y, la cui vita ruotava attorno al legane con X, inizia un periodo difficile: nuova casa, nuovo lavoro, nuove amicizie... Il motivo di interesse dovrebbe consistere nel fatto che X,Y e Z sono tutti dello stesso sesso, ma sembra di assistere a banalità Harmony, pur se ggiornate ai tempi. Forse il superamento delle discriminazioni di genere passa anche da commediole come questa, però è paradossale che si pensi di combattere gli stereotipi riproponendone altri.

La separazione dopo una lunga storia d’amore: lo smarrimento, gli amici e poi la scelta di una gioiosa solitudine a base di sesso occasionale. Più dell’atmosfera, ben impiantata in uno stile espressivo da scialba commedia italiana, sono proprio il contenuto e la “morale” da era pre-Aids a rendere originale e frizzante questo film che elude il buonismo e riesce a rispecchiare con attenzione e fedeltà i sentimenti dei giovani gay all’epoca delle app per incontri. Fresco, spigliato, intelligente e con attori bene in parte.

Commediola molto semplice e senza particolari colpi d'ala che permettano di farla decollare ma che comunque si fa seguire grazie alla simpatia del cast, che esegue il proprio lavoro senza grossi sforzi. Qualche momento simpatico e frizzante non manca, ma la storia spesso e volentieri vira verso una sceneggiatura stereotipata. Commare è bravo nella sua parte, senza tralasciare le buone figure di Saurino e Valdarnini.