Nella Roma degli anni '70 un provinciale intenzionato ad introdursi nel mondo del cinema s'innamora d'una regista televisiva dalla quale otterrà un figlio non suo! Lilli Carati, ad un passo dall'hard, viene ingaggiata per girare un film tendenzioso e con forti aspirazioni autoriali. Al suo fianco, dopo il buon successo brassiano de La chiave, troviamo Stefania Sandrelli mentre, tra le nuove (promettenti) leve, appare Sergio Castellitto. La spocchiosità spinge Odorisi - in una scena di nudo (vittima Ileana Caravati) - a prendersi beffa persino di Fellini. Resta un fatto: Magic Moments è brutto.
Disastroso. Velleità e sentimentalismo generazionale, farsa sul mondo dello spettacolo e parodia felliniana – culminante nello spogliarello di Lilli Carati, citazione di quello di Nadia Gray ne La dolce vita – in una commedia squinternata e pretenziosa che cade a pezzi per inettitudine registica, fotografia sciatta, dialoghi infimi ed attori abbandonati ad una recitazione pedestre. Unico sollievo la possibilità di riascoltare le raffinate melodie dei Matia Bazar, da “Vacanze romane” a “Tango nel fango”.
Stefania Sandrelli HA RECITATO ANCHE IN...
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Giusto per precisazione, Morandini - parlando del film - lo colloca nella Roma anni '60, ma come si può vedere da questi fotogrammi siamo come minimo nel 1976 ("King Kong" è del '76 e "Pasqualino sette bellezze" del '75); comunque, non c'è motivo di dubitare che il film sia ambientato nel 1984).