MadS - Film (2024)

La particolarità sta nell'essere girato come fosse un'unica take; il regista ha stile e il film si fa seguire scorrevolmente, nonostante l'idea azzardata. L'originalità però non è proprio di casa, a partire dal solito La città verrà distrutta all'alba (ma pure Rabid), passando per certo Noé, per arrivare a lavori in tema più recenti come The sadness; il tema "virus che contamina persone a macchia d'olio" è stato ormai affrontato in mille salse e qui non si raggiunge né lo splatter, né l'inquietudine di varie altre controparti. Mantiene comunque una certa atmosfera plumbea e sporca.

Cosa non si fa pur di provare a ricodificare l'epidemic-movie e combattere l'idea del post-carnale: gratuiti parossismi iperespressionisti da arca di Noè (ma senza arborescenza né un vero gheriglio), un Romero (fin dal titolo, referente indiscutibile) pianosequenziale con mdp pipistrellosa che stringe assillante sui corpi, un Postal Market di sindromi muscolari da teatro avant-garde anni 70. Potrà bastare a farci dimenticare che stiamo mandando giù minestra riscaldata? All'inizio anche sì, poi lo stile sovrasta la sceneggiatura diventando mera vanità dell'acrobazia e arivedòrcy.

Hipsterismi cromatici (rossi e verdi) in questo Rec biologico 4.0, intermittenze a rischio epilettico, un dinamico piano sequenza (editato con astuzia) tra viral movie, apocalisse zombi e body horror; superlativa competenza tecnica e ottima recitazione (overtone) ma nella frenesia stordente manca una sceneggiatura. C'è però almeno una sequenza divertita, allucinata e memorabile degna di diventare un piccolo cult: il viaggio in moto delle due ragazze in cui i rigurgiti ematici sfociano in un insana e gratuita irrisione assolutamente contagiosa.