Lulù l'angelo tra i fiori - Serie animata (1979)

Ennesima serie d'animazione giapponese con la candida ragazzina che cerca di sfondare (talvolta senza volerlo) nel mondo dello spettacolo. L'animazione è discreta ma la storia fa acqua da tutte le parti; molto meglio guardarsi qualcos'altro (almeno questo è il mio consiglio).

Il personaggio sembrava imparentato con Candy Candy perché era doppiato dalla stessa attrice, Laura Boccanera. In giro per il mondo, accompagnata da un cane ed un gatto parlanti, Lulù va in cerca del fiore dai sette colori. Amante delle piante, Lulù può ricorrere al loro potere tramite una spilla magica, che le serve, nella maggior parte dei casi, a difendersi dai cattivi Togenicia e Yavoque. Non manca il principe azzurro, anch'egli floricultore. Serie animata per ragazze, appena passabile.

Lulù è un cartone animato (un po' ecologista) non proprio memorabile, ma con buoni sentimenti spesso in agguato. Le storie di lei che vuol sfondare nel mondo dello spettacolo e che contestualmente cerca un particolare fiore sono passabili. Va comunque segnalata come idea simpatica quella di raccontare le caratteristiche e le virtù di un fiore al termine di ogni episodio.

Il girovagare di Lulù, Nanà e Dundù per tutta l'Europa alla ricerca del fiore dei sette colori è appassionante, la storia è educativa e intelligente. La ragazza però è fin troppo simile a Candy Candy (per doppiaggio e aspetto) risultandone quasi un clone. Inoltre, a rovinare un po' la storia ci sono le tonnellate di zucchero che pesano su ogni episodio. I due veri cattivi della serie, Togenicia e Yavoque, non sono riusciti appieno. Belle le musiche e le spiegazioni sui fiori. Guardabile.