Lilli e il vagabondo - Film (2019)

La cagnolina Lilli conosce un cane di strada con cui vive grandi avventure. Versione live action del classico Disney, il film segue fedelmente la storia del cartone animato, compresa la romantica ambientazione nei primi anni del novecento. Benché manchino le suggestioni dell’opera originaria, questa versione si fa apprezzare per la perizia tecnica, la simpatia degli animali e il ritmo della storia. Riusciti anche i numeri musicali con l’immortale “siparietto” degli spaghetti che vede la partecipazione del grande Murray Abraham.

Riproposizione del classico Disney che si basa sulla solita "operazione pigrizia", priva di ogni revisione o aggiunta di nuovi elementi atti a rendere diverso il prodotto di base e che si limita a filmare e montare qualcosa di già costruito; si salvano due o tre battute inserite appositamente; il picco di tensione si ha quando un topo entra nella camera del bebè... Dedicato principalmente a un pubblico under 11. Non funziona nemmeno l'operazione nostalgia perché la magia del cartone è deflagrata. Noia mortale.

Come sempre il passaggio dall'animazione alla live-action toglie in parte lo charme dell'originale. In questo caso, tuttavia, la confezione è davvero graziosa e lo script conta alcuni ritocchi che rendono la love story più credibile agli occhi di uno spettatore moderno (il divario sociale tra i due cani è maggiormente accentuato e i dialoghi meglio studiati). Ciò che più colpisce, però, sono le solite storpiature politicamente corrette, che spesso sfidano anche la logica storica (mai vista un'America degli anni '10 così placidamente interrazziale). Talmente progressista da distrarre.