Ligeia - Film (2009)

Bentley, sguardo vitreo come il miglior pinna-gialla e sopracciglia più arcuate di Michael Keaton (nota-per-casting: è lui il nuovo Batman) è uno scrittore con troppa energia sessuale (cito uno dei tanti dialoghi grulli). Cade nelle grinfie di Ligeia, ricercatrice di casata maledetta, un donnino di quelli che fanno venire i sudori freddi: chi meglio di lei per stemperare cotanta virilità repressa? Spottone per Assenzio e tabagismo, Ligeia è un filmaccio bacucco che non aggiorna, se non nell'utilizzo d'eludibile Cgi la novella di Poe. Madsen ha ormai il physique du rôle di Bisteccone Galeazzi.

Santo cielo che caos. Si dice ispirato a Edgar Allan Poe ma è difficile trovarci anche un solo briciolo della genialità e della poesia dello scrittore di Baltimora. Qui i personaggi sembrano derivati da una delle peggiori soap televisive americane, anche se molto peggio degli attori ha fatto lo sceneggiatore John Shirley, mettendo in campo personaggi -e conferendo loro dialoghi inenarrabili- che dal racconto originale han solo i nomi (Rowena e Ligeia appunto). Per il resto non si sa come, ma la storia mette assieme la stregoneria, l'anima dopo la morte (in stile Re-animator) e la peste. Boh...