La gang del parigino - Film (1977)

Ennesima trasposizione delle gesta della "Gang des traction avant" (anche se il protagonista viene soprannominato "Pierrot le fou" solo nel doppiaggio italiano). Deray ambisce alla ricostruzione più fedele (ponendo l'accento sull'assenza di spargimento di sangue), ma purtroppo si perde nelle atmosfere scanzonate dei tanti derivati de La stangata, che sprecano la caratterizzazione allegra di Delon (con imperdibile parrucca afro) e rendono incollato l'inevitabile finale drammatico.

Il romanzo popolare del rapinatore (quasi) gentiluomo, nonché simpatica canaglia, Alain Delon, scorrono lievi e scanzonate nell'ambiente dell'immediato dopoguerra francese; a compenso, una nota pensosa è introdotta dai personaggi di Laura Betti e Giampiero Albertini. Il protagonista tende a strafare un po' meno del solito ed è caratterizzato da una incredibile capigliatura quasi ovina. I poliziotti avversari sono macchiette alla De Funes. Il film si lascia vedere, tutto sommato.

Un film oggi impossibile (per mancanza di attori) che vive, infatti, esclusivamente per i bagliori che regalano la star Delon (edizione riccetto) e una combriccola di comprimari di buon livello. Al di là di tale pregio e della generale simpatia che ispira il versante cameratesco, poco si rinviene in una sceneggiatura basica e poco mossa. La predetta star, peraltro, gigioneggia al minimo confidando nel suo status. Scorrevole e mediocre.

Ispirato alle vere imprese della più famosa banda criminale francese, il film ne restituisce una immagine edulcorata, trasformando il suo capo in una sorta di ladro gentiluomo alieno dall'uso della violenza, leale verso i complici, affettuoso con la moglie che con voce off ne rievoca le doti. L'ilare Pierrot le Fou di Delon in un'inedita versione ricciola, sembra un simpatico guascone e la musichetta in stile Stangata che accompagna le sue imprese accentua il carattere leggero della storia fino all'epilogo tragico ricattatorio. Ne risulta un mix di toni discutibile e poco riuscito.

Ispirato a una storia vera, il film punta tutto sulla superstar Delon, qui con un'improbabile zazzera ricciuta, lasciato libero di impazzare nel ruolo di un rapinatore istrionico e senza freni. Il mix di toni funziona malissimo, però, e gli abbondanti inserti di commedia (per non dire farsa) si incastrano ben poco con l'azione e soprattutto con i momenti più drammatici. Probabilmente è anche un film girato in ritardo di un decennio. Si fatica a ricordarne una scena o una battuta. Modestissimo.