La filosofia nel boudoir - Film (1974)

La filosofia nel boudoir
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Titolo originale: Le bordel, 1ère époque; 1900
Anno: 1974
Genere: erotico (colore)
Note: Aka "Le bordel, ou la maison des confidences", "The Infamous House of Madame X".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/02/21 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 12/02/21 00:11 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Bordello movie piuttosto sciocchino, dalla consistenza di un porno ma audace negli amplessi e nelle trovate eroticomiche (sempre nei limiti, anche se arditi, del soft), nel quale pescherà Tinto Brass per Paprika e per Senso '45 (i trenini con i falli di gomma). Elegantemente fotografato e abbagliato dal gusto estetico del regista, si barcamena tra passioni saffiche e pantomime goliardiche sessuomani (l'erezione del prete sotto la tonaca è un divino momento trash) ma, verso la fine, Bénazéraf spiazza con uno scampolo oscuro di messa nera che sta tra Jess Franco e Renato Polselli.
MEMORABILE: L'oniricheggiante e allucinata messa nera di ben sei minuti; Le due prostitute birichine che leccano il pomolo del bastone; La cameriera spiona.

Lucius 17/02/21 20:47 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Neppure de la Iglesia in El sacerdote con la sua fantasia dissacrante (tanto meno Almodóvar) è riuscito a  essere blasfemo a simili livelli (un prete in erezione che ascolta le sue pecorelle tutt'altro che smarrite), mentre Larraz e Kikoine ci hanno sì mostrato copule tra equini, ma mai con con questi dettagli. Un film di montaggio di discreta fattura che ruba e ricompone in un omaggio all'amore lesbo, quasi sempre al centro del girato. I reparti tecnici hanno fatto meglio di quelli di Rose rosse per una squillo. Il finale è il più succulento ma si sa, è opera di Bénazéraf...
MEMORABILE: I dialoghi demenziali sul timore di una delle protagoniste di essere lesbica; Il prete in confessionale in piena erezione, durante le sue funzioni.

José Bénazéraf HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Adolescenza perversaSpazio vuotoLocandina Una pelle più calda del soleSpazio vuotoLocandina Turbamento carnaleSpazio vuotoLocandina Joe Caligula
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  • Homevideo Buiomega71 • 12/02/21 10:25
    Consigliere - 25998 interventi
    Del film di Bènazèraf esistono due versioni: quella soft da me visionata sul dvd francese edito dalla L.C.J (per la durata effettiva di 1h, 25m e 48s) e quella hard (che gira anche su un noto sito per adulti) che riporta un metraggio inferiore (1h, 11m e 04s) rispetto a quella soft, che elimina totalmente la lunga messa nera nel prefinale e aggiunge prolungate sequenze hard (controfigurate se non adirittura che coinvolgono gli attori stessi)

    Sottolineo che la sequenza finale della messa nera (dove il film prende pieghe oscure, quasi horror, e totalmente slegata al contesto ludico e sciocchino fin lì rappresentato dal regista) presenta due attrici (la vittima sacrificale, la biondina che le monta sopra, che somiglia non poco alla rolliniana Marie-Pierre Castel ) che non appaiono MAI durante tutto il film. In più con l'aggiunta, dopo la scena della messa nera (che dura oltre i 6 minuti) di una specie di fattucchiera alla madame Zina che legge in una sfera di cristallo (anche quì momento che ha poco a che fare con il resto del film, che nella spuria versione italica viene messa a inizio film, poco prima di un inserto prelevato da L'inferno di una donna).

    Ma la curiosità riguarda l'edizione italiana del film, distribuito da noi, dalla Telecine Edizioni s.r.l. (con titoli di testa in italiano, storpiando pure alcuni nomi del cast tecnico), nel novembre del 1988 passa in censura (la versione soft da me visionata dovrebbe non esistere doppiata in italiano), che le appioppa il titolo truffaldino di La filosofia nel boudoir (naturalmente il film non ha nulla a che vedere con gli scritti del marchese De Sade) per distribuirlo nei cinema a luci rosse (molto probabilmente la versione hard, dove non si escludono inserti spuri).

    Il film, poi,  nel marzo 1989, viene editato in vhs dalla Skorpion Home Video, con cover fittizia, strombazzando un Alex Perry presenta (noto pseudonimo del montatore e regista hard nostrano Alessandro Perrella) sulla cover, che con il film originario di Bènazèraf poco ci azzecca.

    Ma il fattore bizzarro e che la Skorpion si appropria del master presentato in censura dai distributori, la classica furbata per aggirare i censori con scene insertate che sostituiscono le parti pù spinte del film,

    Quindi il film edito dalla Skorpion altro non è che un inguardabile e ingiudicabile patchwork, un ibrido fatto con il 50% di scene prese di peso da L'inferno di una donna, rimontando a random il film originale di Bènazèraf (la fattucchiera con la sfera di cristallo del finale viene messa all'inizio, parecchie scene rimontate e messe a casaccio) con l'aggiunta di ben sette inserti provenienti da L'inferno di una donna di Jonas Middledon, che sconvolgono totamente la trama originaria (un bordello movie), messe dentro per eliminare le parti più hot, con l'aggiunta di un accoppiamento equino (che non esiste nel film originale) e la parte finale che elimina del tutto il film di Bènazèraf riprendendo ancora la parte allucinata, incubotica e surreale alla Decameron di L'inferno di una donna che và a chiudere il film farlocco (con la copertina del romanzo di De Sade, La filosofia nel boudoir, appunto, al posto della scritta fine). La durata della versione ibrida edita dalla Skorpion arriva al metraggio di 71 minuti, la durata della versione presentata in censura dal distributore italiano arrivava ai 63' (ma l'edizione Skorpion dovrebbe essere comunque la copia censura, anche se con la differenza di 8 minuti).

    Ringrazio Deepred per alcune delucidazioni riguardo all'uscita italica del film e ai magheggi dei nostri distributori, magheggio che rende la versione messa su vhs dalla Skorpion un totale stravolgimento del film originale difficile da giudicare (due film, completamente diversi l'uno dall'altro, in uno, dove si tenta, cialtronescamente, di dare un minimo di senso compiuto a questo pastrocchio), ma utile filologicamente per comprendere le furberie distributive nazionali per aggirare la censura e ottenere il visto.

    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Skorpion Home Video.

    Edizione: marzo 1989
    Durata effettiva (copia farlocca): 1h, 11m e 12s

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/boudoir.jpg[/img]
    Ultima modifica: 13/02/21 23:07 da Buiomega71