La chrysalide et le papillon d'or - Corto (1901)

Simpatica favoletta morale, verrebbe da dire: lui attira un brucone dentro il bozzolo, da cui esce poi la farfalla, ma questa ricambierà le sue attenzioni trasformandolo... in un bruco! Il valore del corto è tutto nella storia, peraltro ben raccontata e ben ambientata, in una scenografia lussureggiante, e con parco dispiegamento di mezzi rispetto alla solita pirotecnia alla Méliès. Insomma, gustoso.

Corto abbastanza atipico del regista, caratterizzato da atmosfere lussureggianti e da una storia che sa più di favola. Il ritmo molto lento e la sceneggiatura alquanto modesta non lo fanno apparire come uno dei migliori cortometraggi di Méliès, che dimostra di essere più incisivo quando propone trucchi o comunque situazioni fantastiche. Rimandato.

Nella prima metà del corto, sembra di assistere al solito numero di illusionismo, diciamo che, se al posto dell'uovo gigante ci fosse un cilindro e al posto del bruco un coniglio, sarebbe uno spettacolino di prestidigitazione. In seguito, però, la narrazione si complica: una volta diventata donna-farfalla, la crisalide annienta il suo Pigmalione, trasformando... proprio "lui" in crisalide! Qualunque sia il messaggio che Méliès vuol far passare, questo non è un esercizio di stile fine a se stesso: meno fantasia visiva, ma più sostanza narrativa!

Corto (due minuti) di Méliès non particolarmente ispirato. Il grande pioniere rinuncia in modo sensibile alle sue "illusioni" e vuole svolgere una narrazione, ma alla fine dei conti la cosa migliore è proprio l'effetto speciale del bruco (pare uscito da uno spot degli Anni Settanta). **

“Chi la fa l’aspetti”, verrebbe da dire, perchè questa volta le magie dell’illusionista gli si ritorcono contro: trasforma un bruco prima in farfalla e poi in donna, ma alla fine questa fa diventare lui un bruco! Il vulcanico estro di Méliès mette in scena una fiaba di gusto orientale, con un bramino suonatore di flauto e uno sfondo esotico da Le Mille e una Notte. Fascinoso e accattivante, pur con effetti cinematografici elementari.

Un bruco viene trasformato in una farfalla ma il finale è a sorpresa. Georges Méliès abbandona illusionismi ed effetti speciali per una piccola storia in cui il trucco è funzionale alla narrazione. Il risultato non è particolarmente memorabili anche perchè il piccolo film sembra girato piuttosto in economia.

Corto di Melies maggiormente improntato sulla morale che sugli effetti, almeno in questo caso. Di media fattura, non l'ho trovato memorabile; come lavoro è comunque interessante per questo suo cambio di rotta rispetto a ciò che di solito il grande artista era solito presentare. Esiste qualche altro corto caratterizzato da titoli simili.

Divertente favola con finale a sorpresa. Méliès sfrutta i suoi soliti "trucchi" per narrare una storia piccola piccola ma ben orchestrata. Certo non siamo dalle parti dei lavori migliori di questo grande pioniere della settima arte, ma si tratta comunque di un corto (meno di due minuti) gradevole nella sua semplicità. I trucchi non stupiscono più di tanto, probabilmente neanche all'epoca in cui fu realizzato il filmato, ma il bruco ispira una certa simpatia.