Attore in difficoltà va a Parigi per risolvere il rapporto problematico col figlio e ne approfitta per cercare di allestire uno spettacolo in un vecchio teatro avvalendosi dell'aiuto della proprietaria e dei giovani delle banlieu. L'idea di partenza (tratta a quanto pare molto liberamente da un soggetto di Rossellini) era molto interessante, ma la sua realizzazione è troppo semplicistica e piena di luoghi comuni. Molto teatrale (compresa la recitazione di Ranieri). Finale a dir poco enigmatico ed irrisolto.
Non mancano in quest'opera di Scaparro molti temi sfruttati ampiamente dal cinema come il gap generazionale tra padre e figlio, la periferia degradata, il rispetto delle minoranze culturali... Peccato che per colpa di una regia modesta non ne venga fuori niente di notevole, con un finale altamente insoddisfacente. Se ne poteva cavare fuori qualcosa di più coinvolgente senza fare un modesto compitino che lascia poco. Ranieri con la maschera di Pulcinella che canta in napoletano ha comunque un qualcosa di affascinante.
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* Il film è uscito, per volontà dei produttori, prima all'estero e poi in Italia, visto il buon successo di pubblico.
* E' tratto molto liberamente da un soggetto inedito di Roberto Rossellini che però pare sia stato abbastanza stravolto da sceneggiatori e regista.
CuriositàPanza • 28/04/17 11:04 Contratto a progetto - 5198 interventi
Il manifesto che Michelangelo (Ranieri) sceglie per il suo spettacolo teatrale è quello di Amanti perduti (1945), il cui titolo originale è Les Enfants du paradis. Si noti come la locandina originale italiana dell'epoca avesse mantenuto esattamente il disegno e le proporzioni di quella francese: