Note: Aka "Embodiment of evil". Capitolo finale della saga di Zé do Caixão. Seguito di "A mezzanotte prenderò la tua anima" (1964) e "Questa notte mi incarnerò nel tuo cadavere" (1967).
Marins costruisce il film puntando sull'eccesso e sull'accumulo senza risparmiarsi/ci niente, ci dà in pasto spezzoni dei precedenti capitoli a uso di flashback, torture e gore in quantità, allucinazioni con fantasmi “monocromatici”, un suo “viaggio” nel purgatorio che sembra rubato ad un film di Jodorowsky, belle figliole e nudi gratuiti in quantità, illogicita varie e recitazione sopra le righe e varie scene al limite del ridicolo involontario. Capolavoro o schifezza non importa; un film come non se ne fanno più, divertentissimo.
MEMORABILE: Lo straniante inizio con Marins in costume che si muove nel Brasile odierno recitando in maniera enfatica come se fosse in un suo film dei settanta.
Marinis ci riprova. l'arzillo satanasso manda di nuovo il delirio al potere, con risultati discontinui e traballanti. Gli acciacchi dei quasi 40 anni passati dalle ultime scorribande non mancano di dire la propria, ma complessivamente l'esito finale è simpatico, sebbene la visionarietà sia posticcia e ancorata a un fumetto horror anni 70, e il film niente più di un nostalgico patchwork dei vecchi trascorsi che si ricorda più per singole scene (micidiale il passaggio blattoideo) che nella sua totalità. Avercene, comunque, di vecchietti così.
L'ultima regia di Marins, prima del mefistofelico Encarnação do Demônio, risale al 1987 (48 Horas de Sexo Alucinante). Ed il regista si era congedato in maniera decisamente sottotono. Chi, quindi, a distanza di 21 anni si sarebbe aspettato un ulteriore capitolo incentrato sulla losca figura del becchino Zé do Caixão (l'ultima volta visto in Delírios de um Anormal, nel lontano 1978)? Ma, soprattutto, chi avrebbe pensato che Marins non ha perso nulla della carica visionaria, iconoclasta e perturbante delle origini? Pellicola perfettamente in linea con il delirio filmico dei precedenti capitoli.
Dal Brasile arriva questa curiosa produzione horror in cui tutto è eccessivo ed enfatico, come si addice alla cultura latino-americana. Il regista-protagonista sfodera una prestazione recitativa da consumato istrione, mentre gli altri interpreti sembrano appunto da soap-opera. Varie e sadiche efferatezze sono servite in abbondanza. L'ho trovato divertente, dotato di notevole talento visionario e con un certo piglio "autoriale". Bella la fotografia, con colori pastosi un po' "vintage"...
Disponibile solo in portoghese con sottotitoli, questo ritorno di Marins alla trilogia dedicata a Zé do Caixão, a 41 anni da A mezzanotte mi incarnerò nel tuo cadavere, non è certo un prodotto da giudicare su basi tecniche o cinefile: mancano le fulminee frasi ad effetto introduttive (i monologhi si arrampicano un po' troppo sugli specchi) e il delirante sadismo dei primi due capitoli, figli di tutt'altra epoca, ma Marins riserva ancora qualche buona trovata e dimostra di non aver perso la sua attitudine decisamente "borderline". Ruspante.
MEMORABILE: Zé do Caixão si trova davanti a personaggi e situazioni incontrati nei primi 2 film... e li rivede in bianco e nero! Tipica trovata à la Marins!
È un ritorno imprevisto, sorprendente ma in parte deludente. La storia è la medesima, l'accento sociale è moderno (le squadre della morte), la pazzia invece retrocede. Complice una fotografia che non mi è piaciuta, la pellicola non satura l'aria con gli odori del sepolcro degli episodi precedenti (già trovati a volte un po'noiosi), ma si limita a qualche accenno sinistro. Il gore è forte, anche disturbante, ma solo per lo spettatore sensibile, mentre alcuni tratti (poco originali), ricordano l'inferno e lo mostrano con dignità. Il parlato portoghese, non aiuta.
La dimostrazione che non sempre i soldi permettono di realizzare buoni film. Mojica Marins torna ad interpretare il suo amato becchino e stavolta può contare addirittura sul budget della Universal, ma ciò non gli giova: affatto! Fatta eccezione per effetti speciali copiosi e fortemente violenti e sanguinolenti, mancano idee nuove e divertimento. Abbastanza ritmato sconta però i troppi eccessi splatter (il troppo stroppia) e le giaculatorie di Zè che alla lunga stancano. Molto meglio le opere più “sporche” e sgangherate, ma anche più genuine, del passato.
Dopo quarant'anni di prigione il terribile Coffin Joe si dà alla pessima vita di sempre, ma il tempo non passa esteticamente invano. Le ariette malsane e squinternate dell'originale lasciano il posto a una Wunderkammer di orrori sanguinolenti quanto telefonati. Lo spettatore di oggi è satollo di squartamenti e propinarglieli con qualche bella signorina non cambia lo stato (noioso) delle cose. Si apprezza, comunque, la luciferina buona volontà dell'autore, di una mezza tacca sopra la media (infima) del genere.
Josè Mojica Marins HA DIRETTO ANCHE...
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Esempio:
se date al film il nome di Encarnacao, nominate il file dei sottotitoli Encarnacao.srt e salvate il tutto sul vostro CD o DVD.
Automaticamente il lettore leggerà i sottotitoli.
Dunque Uomomite puoi fare così: scaricare il film in versione originale dal mulo. Poi prendere i sub dal sito segnalato e poi gustartelo sul pc o meglio ancora metterlo su dvd e vederlo su una bella tv.
Cotola ebbe a dire: Dunque Uomomite puoi fare così: scaricare il film in versione originale dal mulo. Poi prendere i sub dal sito segnalato e poi gustartelo sul pc o meglio ancora metterlo su dvd e vederlo su una bella tv.
Uomomite ebbe a dire: Cotola ebbe a dire: Dunque Uomomite puoi fare così: scaricare il film in versione originale dal mulo. Poi prendere i sub dal sito segnalato e poi gustartelo sul pc o meglio ancora metterlo su dvd e vederlo su una bella tv.
Mo ci provo...grazie.
Ti ho mandato una e-mail, in merito allo scambio link con Un racconto di canterbury...
HomevideoXtron • 26/11/13 16:58 Servizio caffè - 2231 interventi
Il seguente film è uscito in Italia nel cofanetto Coffin Joe Collection Vol. 3 edito da Dynit
Audio portoghese 2.0
Sottotitoli in italiano
Formato video 1.78:1 anamorfico
Durata 1h29m44s
Extra Art gallery, interviste a José Mojica Marins-Paolo Duarte-Marina Person-Rogerio Fabriz-Rubens Ewald Filho, estratto dal film "Perversao", Sepultura live (tutti sottotitolati in italiano)