L'amico del cuore - Film (2019)

Bella storia d'amore e di amicizia al maschile. Al centro della vicenda c'è una donna con un cancro all'ultimo stadio, ma i veri protagonisti si rivelano il marito che la assiste con devozione perdonandole ogni cosa (soprattutto passata) e il comune amico Dane, il quale mette in pausa la sua vita per farsi carico dei loro problemi. Film drammatico che sa anche essere umoristico e mostra con lucidità (senza essere però crudo) l'agonia umana avvalendosi dell'ottima prova di Jason Segel (risultano appena sufficienti, invece, Affleck e Johnson).

Un vero e proprio inno all'amicizia in un film drammatico americano che evita per quanto possibili le trappole legate agli eccessi di sentimentalismo (visto che si tocca da molto vicino l'argomento cancro), sdrammatizzando le situazioni e adoperando i diversi piani temporali e i flashback che riguardano il passato dei tre protagonisti. La prova degli attori è buona, con menzione particolare per il bravissimo Jason Segel in un ruolo non facile che affronta abilmente evitando le trappole della retorica. Doppiaggio italiano buono. 

Un matrimonio con alti e bassi, lui giornalista spesso in giro per il mondo, lei sola ad occuparsi delle due figlie, fino a quando arriva la diagnosi di cancro e la vita cambia in maniera radicale... Una storia come tante, raccontata con un eccessivo ricorso a flaskback/ flashforward e non priva dei luoghi ormai comuni nei cancer-movie, compresa la lista delle ultime cose da fare, riscattata però dal personaggio centrale dell'amico di famiglia, ottimamente interpretato da Segel, grazie al quale il film riesce a sottrarsi alla banalità ricattatoria ed infine a commuovere. 

Usciti a fatica da una dura crisi coniugale, Matt (Affleck) e Nicole (Johnson) vengono travolti dall'ennesima mazzata: una diagnosi di cancro all'intestino che lascia alla ragazza sei mesi di vita. A sorreggerli nel complesso periodo di transizione, il fraterno amico Dane (Segel). Inevitabilmente inquinato da una certa retorica propria dei cancer movie (e con qualche flashback volitivo di troppo), il film ha tuttavia il coraggio di costruire la propria narrazione attorno alla polimorfica figura di Dane, che cerca sé stesso tramite l'abnegazione al servizio degli altri. Intenso.

Per buona parte, forse un'ora abbondante, sembra il tipico lacrima movie realizzato comunque senza abusare degli stilemi del genere e con un minimo di empatia dei personaggi. Ma con un continuo salto temporale che non aiuta molto la narrazione. In seguito la situazione migliora, grazie all'emergere della figura dell'amico Dane che aggiunge la propria ricerca di sicurezza interiore catalizzando un'attenzione che non doveva per forza rivolgersi al dramma della coppia di protagonisti. Che anche come attori vengono cannibalizzati da Segel.

La malattia terminale di una giovane donna consente al fragile equilibrio di un matrimonio di acquisire nuova linfa, pur nel dolore e nella sofferenza, grazie anche alla preziosa presenza di un amico speciale. Delicato e intenso dramma familiare su un tema di cui spesso si abusa ma che qui è affrontato con il giusto tatto. Il ritmo lento e i continui flashback sono un grandioso escamotage per raccontarci una storia triste di amore e di amicizia, commuovendoci e ricordandoci che il tempo sa essere meraviglioso e crudele.