Juste le temps - Corto (1983)

Vertiginoso viaggio onirico girato in video dove la trama, semplificata al massimo (un incontro tra un uomo e una donna su un treno), lascia subito il posto a stupende immagini di stampo impressionista (e talvolta espressionista), con colori irreali e musiche inquietanti e bellissime (di Michel Chion). Peccato per alcuni effetti elettronici un po' esagerati (le linee che simulano il vento) che, nel loro tentativo di omaggiare i vari artisti fauves, finiscono per rendere troppo palese il loro carattere postproduttivo. Suggestivo.

Una bella donna in uno scompartimento ferroviario. Il corto ha il sapore di un viaggio nella memoria, come se fosse la materializzazione visionaria e onirica dell’istante in cui un passeggero potrebbe averla vista, nel suo sfolgorante rossetto, rosso come le scarpe, mentre il treno sfrecciava in un paesaggio che nel ricordo trasmuta nell’irrealtà (con solarizzazioni e alterazioni cromatiche) e anche il tempo perde le sue coordinate. Idea interessante, ma il risultato è noioso e supponente, con un’elaborazione visiva tronfia e respingente.