John e la musica per gli alieni - Corto (2020)

Un breve biopic su un "dj spaziale" che dagli anni '70 tenta un contatto sonoro con qualche forma vivente intergalattica; è il caso di John Sheperd, che nella casa di campagna dei nonni ha costruito uno strabiliante armamentario tecnico "adatto" allo scopo. Killip coglie lo spirito di avventura e ingenuità dell'originale e sorridente protagonista e mostra un caso al limite del visionario, trattandolo con umanità e rispetto e astenendosi da lungaggini inutili o facili ironie. Del resto non è escluso (date le enormi distanze) che la sua musica sia ancora in viaggio!

Poco più di un quarto d'ora per raccontare la complessità di una vita all'apparenza eccentrica nell'estrema periferia americana. La storia di un dj/contattista fai-da-te talmente bizzarra da sembrare inventata, che pure trova il suo epilogo nel più reale dei modi (e dei mondi!) possibili. Immagini di repertorio e musiche danno sostanza a ritratti fotografici di gran mestiere tra oscillatori, apparecchiature desuete e musica di nicchia; Killip ci presenta i due "alieni" di nome John.

Un piccolo film che racconta in modo semplice ma efficacissimo una storia ordinaria/straordinaria: quella, vera, di un uomo che per tutta la vita ha cercato di contattare gli alieni. Insomma, si inizia seguendo un personaggio curioso e strambo, e si finisce per scoprire che non è altro che l’ennesima variazione della vicenda umana: il ritratto di una solitudine che anela alla conoscenza e all’amore dell’altro. Un diverso, come lo è chiunque, gay o no. Ottimo il lento svelamento della storia. Un cortometraggio che merita la visione.