Dove guardare Il peggior lavoro della mia vita in streaming

Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di Il peggior lavoro della mia vita

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Samy (Mebrouk) e Milann (Adams) sono inseparabili, fin dai tempi dell'orfanotrofio: tanto però il primo è assennato, diligente, scrupoloso, quanto il secondo ha poca voglia di fare. Vent'anni dopo li ritroviamo ancora insieme: dividono lo stesso appartamento e i caratteri sono quelli di sempre. Samy è diventato avvocato, Milann cambia lavoro ogni giorno, non mette via un euro, è braccato dagli strozzini... Non ne combina una giusta e quando da cassiere di supermercato quasi ammazza per errore un'anziana cliente, Samy riesce a convertirgli la pena in un servizio civile: 300 ore di lavoro come inserviente presso l'ospizio “Le mimose”. L'approccio,...Leggi tutto lì, non è dei migliori, e se Milann non starà attento, dopo il terzo ammonimento il direttore (Duléry) dovrà riferire la cosa al giudice con immaginabili conseguenze.

La storia, come prevedibile, sta tutta nel rapporto tra il protagonista e un gruppo limitato tra i tanti ospiti della bella villa nel verde. Scontrosi, poco inclini a concedere confidenza a chi pare sia completamente disinteressato a loro, inizieranno col tempo a conoscersi reciprocamente meglio. Ci sarebbe anche una sottotrama legata alla solita truffa ai danni degli anziani – non a caso tutti senza famiglia né amici – ma pare inserita a forza per tentare vanamente di variare un po' il copione, che certo non brilla per originalità. Kev Adams sgrana gli occhi, prova a mettersi in evidenza, ma la sua non è una prova memorabile. Tra le vecchie glorie spicca naturalmente Depardieu nei panni dell'ex pugile Lino Vartan, che insegnerà a Milann come difendersi (indovinate un po' da chi...), mentre gli altri vanno a comporre un gruppo eterogeneo in cui a farsi luce è piuttosto qualche singola battuta (magari legata all'immancabile vittima dell'Alzheimer, nel caso in questione Daniel Prévost).

Jean-Luc Bideau (svizzero come il produttore associato del film, il tennista Stan Wawrinka!), attore di rango, recita qui come ex leone del palcoscenico; più in ombra il cast femminile, cui spettano i ruoli di chi maggiormente si dimostrerà comprensivo e amorevole nei confronti di Milann. D'altra parte i buoni sentimenti si sprecano e il film è chiaramente “per famiglie”, prevedibile in ogni sua parte e in ogni personaggio, con un finale che se non altro lancia una valida idea (unire orfani e anziani all'interno di un'unica struttura mettendoli in costante contatto).

Si sperava in qualche battuta in più, magari acida, invece tutto è improntato a una zuccherosità che tende ben presto a stomacare. Il recupero dello sbandato, il valore dell'amicizia, la saggezza della terza età, la rapacità di chi sovrintende... tutti temi abusati a cui non si riesce ad aggiungere nulla, ripiegando sull'artificiosa vivacità di un balletto improvvisato o di un esercizio ginnico che se praticati da anziani dovrebbero risultare simpatici. Resta la professionalità dell'insieme, che almeno dà l'impressione di un film costruito con garbo, capace a tratti persino di commuovere, ma le commedie di valore stanno altrove. Si sarebbe potuto insistere maggiormente sul versante comico o brillante, si è scelto invece di puntare alla commedia che scalda il cuore con scarsi risultati. Anche il bravo Depardieu non incide mai...

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di Il peggior lavoro della mia vita

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/11/22 DAL DAVINOTTI
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Panza 22/12/23 17:37 - 1935 commenti

I gusti di Panza

Non si può negare lo sporadico ricorso a un umorismo polveroso (la macchietta gay) e una certa zuccherosità nelle fasi conclusive, ma una gradevole leggerezza, unita a una centrata riflessione sull'alienazione della casa di riposo, qui raffigurata come un vero e proprio carcere, lo rendono gradevole. Buone e variegate le caratterizzazioni dei vecchietti, che ricordano lo schema di Quasi amici, in cui spicca l'ex pugile di Depardieu, del quale si rappresenta il ventaglio di possibilità di approdo all'età senile, dal totale annebbiamento mentale a una sopravvissuta grinta.

Rambo90 13/01/25 03:18 - 8012 commenti

I gusti di Rambo90

Commedia di routine, con un protagonista un po' troppo sopra le righe e l'aria costantemente stupefatta che rende l'immersione nella storia un po' difficile. Molto meglio i vecchietti della casa, tra cui spicca come ovvio Depardieu. Come in altri film francesi di genere si susseguono parti demenziali ad altre più realistiche, con risultati altalenanti per via di una grossa banalità di scrittura. Si sorride qualche volta, ma i momenti che si vorrebbero teneri falliscono. Non male l'idea, che chiude il film, della casa per anziani e orfani.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina MarseilleSpazio vuotoLocandina Michou d'AuberSpazio vuotoLocandina Black Mic MacSpazio vuotoLocandina 10 giorni senza mamma
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.