I magnifici 4 della risata - Documentario (2023)

Il ricambio generazionale degli anni 80 portò come novità la comicità di Nuti, Verdone, Benigni e Troisi. La Fanelli ha il compito di introdurre i vari contributi e cerca di non essere banale. Per la maggior parte vengono usati spezzoni di film, ma almeno si riescono a mostrare le scene girate nei backstage. Veronesi spiega le diverse comicità, anche se alla fine rimane un documentario nell'insieme approssimativo. Gli esordi del quartetto sono le parti migliori.

A inizio anni Ottanta sembra esserci un certo ricambio generazionale nella commedia all'italiana e, attraverso interviste e punti di vista, il regista Mario Canale cerca di raccontarci quel fenomeno, coadiuvato dai racconti di Giovanni Veronesi. La nuova generazione è interessante, ma il carisma di quella precedente non ha eguali e si vede.

Un tentativo poco esaustivo di rievocare la comicità degli anni '80 attraverso quattro celebrate icone del nostro cinema, seguendo alcune fasi delle rispettive carriere, specialmente dell'inizio, guidate da "una presentatrice" che cerca invano di essere più simpatica di loro. Nulla che non sia stato già visto, a parte qualche breve stralcio dal quale non si evincono novità o curiosità inedite. Alla fine ci si chiede a quale target il regista abbia voluto rivolgersi, data la costante "presenza" del cinema delle quattro star sul piccolo schermo; se ai neofiti o ai nostalgici.

Documentario su quattro mostri sacri del cinema anni 80 che per lo più si avvale di filmati d'epoca e interviste intramezzate da piccoli sketch della Fanelli. Quest'ultima, pare arrancare recitando un personaggio ironico ma poco incisivo e finendo per venire risucchiata dal quartetto (com'era prevedibile sia chiaro). Il pregio maggiore del documentario è invogliare a rivedere o scoprire i protagonisti, mentre se letto come opera a sé ha ben poca incisività.