Che Toyoda fosse artifex da tenere sotto stretta osservazione era palese dal notevole cripto-biopic di Unabomber. Quest'opera, che sposta l'asse verso il pernicioso bisogno di soggiacere al carisma di chi si elegge a vicario del logos divino, ne riconferma tutta la verticalità narrativa, la voluminosità ultra-segnica, tutta la monoliticità di un cinema fattosi Athanor dove riflessione sull'esistenza, yakuza-movie trascendentale, ellissi moebiusiane, nichilismo stralunato e umorismo traverso formano un filosofale tutt'uno che lascia un senso di estromissione mentre sta già entrando in circolo.
MEMORABILE: Il teschio di sabbia.
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ben strano tipetto filmico, toyoda. fa film talmente lineari da sembrare ostici, e anche viceversa; sulle prime ti senti non appartenere alla visione, la esamini come un entomologo distratto con altre bazze per la testa. a visione terminata sembra che a parte il dato meramente estetico l'opera non ti abbia lasciato nulla, e nel frattempo ce l'hai in circolo pronta a esploderti nei giorni a venire. fece già quest'effetto monsters club, e idem con patate al forno questo, destinato a una fase di digestione critica in permanente rivoluzione.
toyoda sembra essere interessato agli individualisti che loro malgrado diventano modelli comportamentali da emulare o idolatrare: da unabomber qua si sposta ai pericolosi leader carismatici il cui (tramite artefatto del) Verbo può condizionare le vite altrui non proprio al loro meglio. dopo aver capito le responsabilità negative cerca di ritirarsi ma... mi fermo qui perché le vie che prende il film è bene non lasciarvele nemmeno ipotizzare. sicuramente sembrano seguire piste polistil cui manca un tassello, dove a una certa si va fuori strada, e questo "fuori strada" diventa il cardine più importante e interessante dell'opera.
non un'opera facile, ma certamente un'opera felice.
DiscussioneDaniela • 26/07/15 16:25 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Santa Polenta! Tatsuya Fujiwara è quel tizio con la faccia da manga che appena lo vedo mi viene voglia di ceffonarlo forte e questo non solo quando interpreta un serial killer pedofilo (Schramm sa di cosa parlo).
Comunque, nel cast c'è anche Ryuhei Matsuda, altra faccia programmatica, visto in Nightmare Detective e soprattutto in Gohatto (è il samurai che fa perdere la testa a tutti). Anche questo è un idolo per le ragazzine nipponiche:
Il regista è quello di Monsters Club, che il buon Schramm mi ha già drittato ma non avuto ancora l'occasione di vedere, segno anche questo...
danyta non lasciarti condizionare da chi ha la faccia da cosa, qua rispetto a certo miike (e direi a miike in generale) siamo proprio su un altro pianeta. toyoda riesce a fare film a doppia corrente, dei quali per un po' non si sa davvero che dire, cosa pensare... ti aspetto al varco.
DiscussioneDaniela • 26/07/15 16:59 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Didda23 ebbe a dire: Sono tutti uguali
Didda, Ditta, per questo posto le fotine nelle schede degli asiatici, per far vedere che non sono tutti uguali... anche se in effetti nel caso presente qualche concessione sulla similitudine sono disposta a fartela ;oP