Hallucination musicale - Corto (1906)

Il pianista è in crisi e sembre voler rifiutare gli aiuti anomali ricevuti, ma poi il tutto comincia a funzionare (o sembra che funzioni, trattandosi in realtà di una allucinazione). Opera quasi unanimemente attribuita al grande Segundo de Chomón: in effetti lo svolgimento della vicenda, con le apparizioni e con le varie trovate di contorno, a partire dai gradini che si rivelano tali solo quando essi vengono calpestati, fanno percepire la presenza del suo talento. Qualche momento meno brillante c'è, è vero, ma ad avercene, di film così di quell’epoca...

Il compositore in preda al fuoco sacro dell’ispirazione riceve un violino magico con cui fa vivere statue, quadri e fantasmi vari. Cortometraggio agile e spiritoso, che ha almeno due punti di forza che lo rendono gustoso. Il primo è la parodia dell’artista, interpretato con divertente vis comica caricaturale. Il secondo è la varietà delle diverse apparizioni, sia in tipologia che in modalità, particolarmente stuzzicante cinematograficamente per quel che riguarda le prime due che partono dall’arredamento. Musicalmente uno "scherzo".

Un compositore in preda a una crisi creativa riceverà in dono un violino magico in grado di evocare strane figure che gli daranno l'ispirazione per creare qualcosa di nuovo. Cortometraggio diretto da Segundo de Chomón che è caratterizzato dalla solita sequenza di apparizioni e di sparizioni che ne certifica la sua mano. Il protagonista è perfetto nei panni del musicista sopra alle righe che cerca in tutti i modi uno spunto per poter tornare a essere protagonista. Gli effetti speciali sono soddisfacenti considerata l'epoca e danno un tocco in più all'intera pellicola.