Feed - Film (2022)

Esordio registico per un membro della metal band Cult of Luna, con un horror che inizialmente sembra fare il verso alla saga della strega di Blair, mettendo in scena degli YouTubers in balia di un'antica maledizione in uno sperduto isolotto su un lago svedese; è invece l'inizio di una mattanza che si risolve in un'ottica prettamente slasher, con un escamotage non particolarmente originale che ricorda persino il nostrano Camping del terrore. Tra personaggi insopportabili e alcune lungaggini della prima parte, che cozzano con un finale affrettato, si salvano le poche scene splatter.

Ragazzi/e in campeggio in Svezia, dove aleggia la leggenda di una strega. Blair Witch e Venerdì 13 sicuramente possono essere dei riferimenti, ma a ben vedere le influenze sembrano di matrice più baviana: la strega condannata con la maschera (del demonio) inchiodata in viso ha poco di soprannaturale, in favore di un certa ecologia del delitto in funzione del camping. Si rivela uno slasher discreto con elementi di rinnovo rispetto come il glamping e gli influencer e tutto sommato, nonostante poco verosimile, si gradisce anche il colpo di scena finale. Salvabile, per una visione.

Alcuni Youtuber e relativi partners, ingaggiati da un'anziana coppia per pubblicizzare un campeggio su un'isoletta lacustre, devono fare i conti con una creatura malefica che vive nel lago... La bella ambientazione, la discreta fotografia e alcuni momenti splatter non possono salvare questo mediocre horror svedese dalla sceneggiatura derivativa che spiattella nell'epilogo un twist talmente campato in aria da far sembrare una presa per i fondelli quanto visto in precedenza. Se l'effetto cercato era sorprendere lo spettatore, il risultato ottenuto è suscitare irritazione.

Dopo un incipit found-footagistico che omaggia apertamente The Blair Witch project, lo script rivela la propria natura supernatural slasher, ponendo un gruppo di chiassosi youtuber svedesi alla mercé di una fantomatica e feroce strega acquatica. Fra agguati lacustri a un passo da Spielberg e pericolosi spostamenti barcaioli, si respira un'aria da trapped-movie in zona Beneath, al netto dell'ironia di Fessenden; l'unico humour riscontrabile è quello involontario scaturito dal finale a sorpresa. Chi si accontenta di belle location, atmosfere dignitose e brani di splatter, sarà servito.