Drawn together - Serie animata (2004)

Depravazione a tutto spiano, schifezze e atrocità gratuite, che sembrano uscite dalla mente malata di uno schizoide genialoide. Il tutto condito da personaggi di ipotetiche serie animate o videogames di successo, costretti a vivere tutti assieme in una sorta di Grande Fratello animato. Sono uno peggio dell'altro: senza moralità, maniaci, sporchi, bastardi e aperti a tutte le esperienze, anche le più disgustose e umilianti. La prima serie non è male (il doppiaggio di alcuni personaggi è mediocre e incide), mentre la seconda e la terza migliorano decisamente. Nel complesso, notevole.

Una serie esagerata che, in quanto a volgarità, fa sembrare South park un prodotto per educande... La struttura simil-reality show e le continue citazioni dal mondo dell'animazione e non rendono la serie diversa da tutte le altre. Poi ovviamente ci sono le storie, e quelle non risparmiano davvero nessuno: i personaggi sono depravati, bisessuali e spregiudicati, le offese sono pesanti, non manca il sangue e un disegno che diventa davvero crudo. Troppo oltre per la tv, ma di sicuro interesse.

L'idea di base è ottima (una serie di cartoon di varie epoche e design costretti a coabitare in una casa da Grande fratello) ma, al di là che sotto il profilo visivo la cosa è sfruttata minimamente, con l'andare degli episodi si fa sentire la mancanza di idee e la ripetitività delle trovate, spesso indirizzate su una volgarità sessuale-scatologica spesso poco divertente perché troppo forzata e fine a se stessa.

Così così. Ogni tanto si sorride, ma l'impressione è che gli autori siano talmenti compiaciuti della loro bravura e del livello dei loro mille riferimenti ai classici cartoon del passato, da dimenticarsi che questo loro prodotto dovrebbe far ridere per avere un senso. E quando non ci sono idee da sfruttare, ci si rifugia in una volgarità quasi fastidiosa. In ogni caso qualche puntata è di buon livello, per fortuna.

Se i cartoon per adulti fino ad ora hanno spesso volontariamente esagerato con l'umorismo talvolta offensivo, qui siamo all'apice dell'immoralità per il modo con cui vengono trattati temi come omosessualità, religione, razzismo (con vomito, feci...). Originale da un lato perché il punto chiave sta nella parodia caricaturale dei reality show americani dove a partecipare sono rappresentanti di correnti diverse dell'animazione, ma tutto questo porta ad un surrealismo quasi eccessivo dove le parolacce senza freni e volgarità troppo fini a se stesse appaiono stancanti.