Black cat mansion - Film (1958)

Per liberarsi da uno spettro dalla forma di un gatto, una coppia di coniugi deve far luce su alcuni avvenimenti passati legati alla loro abitazione. Il fantasma con sembianze feline è parte integrante della cultura giapponese ed è protagonista di una miriade di film tra gli anni '50 e '60 (tra questi anche il capolavoro Kuroneko). Il film, per quanto non raggiunga la vette dell'opera di Shindo, è un film solido, ben girato e ben recitato che non delude sicuramente gli appassionati. La vicenda è narrata attraverso l'uso frequente di flashback e la divisione in tre linee temporali.

Gustoso piccolo horror nipponico dall'autore del più famoso Jigoku. La storia è una classica vicenda di fantasmi animati dal rancore e dalla sete di vendetta: una cornice presente, girata in bianco e nero, racchiude in forma di flashback un episodio in costume risalente a secoli prima. La prima tranche è un'iniezione dopante di atmosfera gotica (il bellissimo piano sequenza iniziale nei corridoi dell'ospedale di notte), la seconda un'affascinante e coreografica (non mancano duelli a suon di katana) tragedia spettrale. Prodotto datato, ma ricco di charme e di finezze visive. Buono.