Volgare, certamente, ma probabilmente è solo l'adeguamento di un fuoriclasse della commedia più disimpegnata come Harold Ramis al linguaggio naturale dei protagonisti. E si capisce comunque, quando dietro c'è un regista che i tempi comici li ha (oltre a poter vantare un'esperienza non comune nel campo). Si parte da un villaggio più o meno cavernicolo ma quando se ne esce si scopre un mondo a sfondo biblico, dove Caino e Abele si menano, Abramo è sul punto di sacrificare Isacco e la città più vicina è Sodoma. Un minestrone storico senza alcuna pretesa di verosimiglianza, come si può immaginare, dove la gag (come sempre in questi casi) nasce spesso dall'applicare termini e conoscenze di oggi...Leggi tutto al mondo di 2000 anni fa. Niente di nuovo, insomma, e questo lo si poteva arguire già leggendo la trama; semplicemente una serie di situazioni bizzarre che vedono al centro della storia i due inseparabili amici che poi tanto amici non sembrerebbero. Soprattutto Cera, il cui volto impassibile e la fiera inespressività sono la cifra della sua comicità, sembra seguire Black più per inerzia che altro: dapprima perché questi gli ha bruciato la casa al villaggio, poi perché, sono le sue parole, “io non ti seguo, ti cammino dietro alla tua stessa andatura... forse conduco io, ma da dietro”. Ricco di dialoghi divertenti, di trovate non comuni, di personaggi che riescono a trovarsi un loro spazio senza essere per forza invadenti (con un paio di eccezioni), YEAR ONE dimostra come non serva inventarsi chissà cosa per riuscire a imbastire una commedia riuscita. Potendo contare su sceneggiatura e regia di qualità, c'è da combattere semmai una certa ripetitività, una messa in scena caotica che nella seconda parte rischia di soffocare la messa in scena con una rumorosità eccessiva; il rischio di scontentare chi inevitabilmente davanti alla scena di un condannato legato a testa in giù che si urina addosso venendone coperto in faccia non potrà che rimanere schifato. Non siamo di fronte all'ironia pungente dei Monty Pyhton ma a un prodotto molto meno ambizioso, pur tuttavia più compatto e diretto bene da chi sa come gestire il materiale a disposizione. Per Jack Black uno dei rari casi in cui il suo talento e la contagiosa verve hanno modo di brillare con efficacia, per Michael Cera la conferma di potersi presentare come attore lunare e fuori dagli schemi.
Le premesse erano beneauguranti: una rivisitazione biblica con l'esuberante Black e il sardonico Cera protagonisti, con il buon Ramis alla regia e con un pugno di affermati comprimari (Rudd, Mintz-Plasse, Cross...). Purtroppo il risultato non è né carne né pesce. Si sorride a sprazzi (l'inseguimento coi carretti), ma si rimane impassibili per troppo tempo, travolti da una quantità forse un po' troppo esagerata di volgarità fini a se stesse (sarà che ho visto la versione integrale). Il compare di Black Kyle Gass compare in un cameo (è l'eunuco).
In un villaggio preistorico, Zed e Oh vengono banditi e cominciano un viaggio che li porterà fino alla città di Sodoma. L'operazione di ricostruzione in chiave satirica della storia antica (ovviamente senza pretese di verosimiglianza) non è inedita e da questo punto di vista l'operazione di Harold Ramis ricorda quella dei Monty Python di Brian di Nazareth. Tuttavia al buono spunto iniziale non corrispondono uno svolgimento né una sceneggiatura all'altezza. Alcune battute strappano qualche risata ma è un po' poco.
Cosa avrebbe potuto essere Anno uno e non è? Avrebbe potuto essere l'occasione colta in parte da Mel Brooks con La pazza storia del mondo, ma non lo è. Avrebbe potuto essere il ritorno alla grande di Harold Ramis alla regia, ma non lo è. Anno uno è un filmetto che spreca il talento di Jack Black ed una mezz'ora iniziale divertente (l'assassinio di Abele da parte di Caino, la fuga con il lentissimo carro guidato da buoi) per arenarsi in una seconda parte ambientata a Sodoma con personaggi e situazioni più vicine a Cicero (Nando) che ai Monty Python.
Lo osservavo fra l'assonnato e l'infastidito quando ho realizzato: fra le gag dilatate che ricordano lo stile degli Anni Settanta (Belushi, Monty Python) aggiornato al ridanciano Anni Novanta, il film stava "parlando". Ho cominciato a guardarlo nell'ottica della satira anti-religiosa e si può ben affermare che Ramis picchi come un fabbro, virando l'approccio demenziale in critica corrosiva. Quasi punk. Meno divertente di un Tenacious D., ma visto dall'Anno uno, il racconto che ci hanno fatto della Storia, assume i contorni beffardi di un'amara barzelletta per popoli in astinenza da oppiacei.
Due preistorici sfigati rinnegati dalla propria gente intraprendono un viaggio avventuroso, purtroppo limitato nella storia e nello spazio, culminando nella città di Sodoma, che risulterà beffarda più per lo spettatore che per i protagonisti (loro almeno un po' si divertono). Ivi giunti per l'appunto (e succede dopo una mezzoretta!) si può tranquillamente interrompere la visione. Da salvare, oltre alla buona interpretazione di Black, le 2 scene di cui sotto.
MEMORABILE: L'inseguimento alla guida degli aratri e "l'incidente" che causa la morte di Abele.
Pessimo... poco divertente, mal scritto, con parti di cui il meglio che si può dire è che siano noiose, con un Black spaesato che male si accompagna a un mediocre e moscio Cera. Umorismo di grana grossa e spesso quasi al livello di sketch televisivo al servizio di una trama pretestuosa e di una regia che non c'è. Da bocciare.
Avrei tanto voluto parlar bene di un demenziale diretto da Ramis (sempre benemerito per Ricomincio da capo) ed interpretato dal simpatico Black e da altri sfigati doc come Cena e Mintz-Plasse.. Speravo fosse l'equivalente per il vecchio testamento di quel che fu il terapeutico Brian per il nuovo, invece siamo dalle parti delle parodie peggio riuscite di Mel Brooks, con una dose molto maggiore di volgarità. Strappa qualche sorriso all'inizio (Caino & Abele, il sacrificio di Isacco), poi si barcamena fra noia ed imbarazzo. Deludente.
Ho retto 25 minuti, non dall'inizio. Che boiata. Scoregge (o piriti, non vorrei perdere il mio elettorato meridionale), riferimenti storici a mo' di gag (Caino e Abele), un po' di cacca, Jack Black panza all'aria, battute triviali... ce n'è per tutti i gusti ma non per il mio. Come ha potuto cadere così in basso Ramis. Così tanto.
Jack Black ci aveva abituati a cose decisamente migliori di questo Anno Uno. La sua verve umoristica e comica viene qui sopraffatta dalle solite battute e sequenze a sfondo sessuale, trite e ritrite, che pure fanno ridacchiare ma lasciano il tempo che trovano. Per quello, poi, c'è sempre Ben Stiller. Buona comunque, tutto sommato, la prova della coppia di protagonisti e abbastanza divertente il film nel suo complesso.
Commedia fiacca, che se non ci fosse il solito Jack Black sarebbe di una noia mortale. Al buon attore americano infatti manca una "spalla" che sappia far almeno sorridere. La volgarità è messa giusto per mancanza di idee. Spero non si debba fare un seguito...
Peccato per Jack, che nonostante una certa capacità spesso finisce per partecipare a boiate come questa. Al suo fianco un Cera che fa sorgere il dubbio che possa essere apprezzato per la sua unica espressione finora mostrata al cinema nelle varie pellicole. Qualche situazione strappa persino un sorriso, ma in linea di massima si cerca troppo di affidarsi alle scene alla Vanzina & soci. Eppure Ramis ha fatto in passato fior di pellicole. Boh!
Commedia demenziale non del tutto riuscita che vede come protagonisti due sfigatissimi cavernicoli i quali, cacciati dal loro villaggio, andranno all'avventura trovandosi spesso in situazioni di carattere "biblico". L'idea non era male, ma lo svolgimento non è dei migliori in quanto la maggior parte delle gag non funziona; questo ovviamente non significa che non si rida, solo che si ride troppo poco.
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DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Catalano
5.1 DTS HD: Italiano Inglese Spagnolo
* Sottotitoli Italiano Inglese Portoghese Spagnolo
* Extra Cinechat movieIQ
La sala di montaggio di Anno uno
Commento del regista Harold Ramis e degli attori Jack Black e Michael Cera
Finale alternativo - La distruzione di Sodoma
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Anno uno - Inizia il viaggio
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Leeroy Jenkins - Le porte di Sodoma
Anno uno, il trailer