A fool there was - Film (1915)

Vetusto e pioneristico. Tratto da una poesia di Kipling, segna il trionfo della star del muto Theda Bara come emblema della donna-vampiro da intendersi come “vamp”: non ha canini aguzzi e non beve sangue, ma il suo fascino e il suo potere di seduzione annullano la volontà degli uomini fino a distruggerli, proprio come se fossero vittima dell’incantesimo di una Draculessa. La tecnica è ancora rudimentale, ma il film si apprezza per il suo valore storico, per la bicromia ocra/violetto e per il look vistoso e talvolta pacchiano della paffutella e truccatissima Bara.

Clamoroso primo film della mitica Theda Bara (cioè “morte araba”, anagrammato in inglese), la prima “vamp” nella storia del cinema. I suoi capelli sciolti e la caviglia nuda hanno ancora una loro sensualità. Qui debutta come “vampira”, appunto, cioè diabolica seduttrice che sugge linfa vitale e beni materiali a uomini morigerati, prima di abbandonarli alla morte, magari dicendo loro “Baciami stupido!”. La pellicola ha tuttora un suo indubbio fascino (e un suo dinamismo visivo e narrativo), anche se è davvero archeologia...

Anche a un secolo esatto di distanza risulta difficile capire come la paciarotta e mascelluta Theda Bara, vestita come la Zingara di Raiuno, potesse risultare credibile corruttrice di "mariti e padri esemplari" (come nelle lapidi) in galeotte crociere. Eppure... è (era) il cinema, bellezze! Numerosi i momenti comicissimi (lei sussurra all'omarino "baciami, scioccone", e quello si spara! Lui e lei languidamente abbandonati fra i palmizi, e arriva il postino... )