4444444444 - Corto (1998)

Un ragazzo risponde a un cellulare trovato per strada: avrà una brutta sorpresa. Ancora un cortometraggio buono per comprendere lo Shimizu a venire. Rispetto a In a corner si sale di un pochino: l'attesa dell'evento fatale, infatti, è preceduta da una serie di inquadrature che espandono il disagio e la paura con una certa perizia. Anche qui, però, si ritrovano luoghi comuni del j-horror che, nel tempo, riprodotti in ogni salsa, diverranno quasi parodici. Una curiosità.

Un ragazzo trova per strada un cellulare che suona. Risponde ma non c’è nessuno, o forse c’è qualcuno che lo sta osservando. Lasciate ogni illusione thriller o horror o anche solo di una vaga traccia di suspense: nulla di tutto ciò. A parte la (perdonabile) bassa qualità tecnica low budget e amatoriale, il cortometraggio scarseggia in capacità narrativa e in tensione, e la rivelazione finale, che pure potrebbe far immaginare un accenno di sviluppo intrigante, è risolta nel più banale e insignificante dei modi. Degno cugino di In a corner.