"24" stagione per stagione

16 Novembre 2011

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sulle singole stagioni di questa serie. Chi volesse contribuire commentando un'unica e precisa stagione non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero della stagione (es. STAGIONE 3) e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.


STAGIONE 1 (2001)
**** Nelle Brigate Bauer ci si tiene tutti in perenne modalità "nessun dorma". E come cedere all'abbiocco, del resto, quando in una sola puntata se ne accavallano da poterci fare 10 action, al protagonista ne accadono a spron battuto che manco ci fosse allo script Bertoldo di Francia, e l'immane dispendio di adrenalina, rocambole e sterzate narrative allucinanti che fanno cadere la mascella a terra non conosce sosta? A ciò si aggiunga un ending crudelissimo -tenuto in tiro da un Hopper da paurissima- della serie 'tutto a posto e niente in ordine', e ancora una volta serie-tv batte cinema 10 a 0. (Schramm)

**** La prima stagione di questo innovativo telefilm è devvero molto bella. Jack Bauer (un grande Kiefer Sutherland), oltre a dover salvare la vita del senatore Palmer ,dovrà recupare sua figlia che è stata rapita, e non solo...L'adrenalina è sempre altissima e i colpi di scena sono dietro l'angolo scanditi dal tempo che passa inesorabile. (Pinhead80)

**** Una serie adrenalinica e piena di colpi di scena, appassionante come poche altre e ottimamente realizzata. La mano di Stephen Hopkins (in produzione e alla regia di vari episodi) si vede, abituato a prodotti hollywoodiani similari. Splendida l'immedesimazione di Sutherland in Jack Bauer, ma ottimo anche tutto il resto del cast in cui spiccano la Clarke, Haysbert e il supercattivo interpretato dal grande Dennis Hopper. Buona la colonna sonora; Finale sorprendente. (Rambo90)


STAGIONE 2 (2002)
**** Non si fa a tempo ad approdare alla seconda stagione che già si gioca sporco di accumuli, starover, u-turn, sterzate e bastimenti di cliffhanger ravvicinati, che tengono la serie confinata tra i margini dell'inimmaginabile e dell'assolutamente imprevedibile. Bauer riprende a preoccuparsi e impara suo malgrado ad amare la bomba, e siamo appena a metà, ché poi fa il suo ingresso Tobin Bell ed è subito Sawluzione finale. L'implausibilità si spreca, non mancano cadute di tono né sbreghi in uno script muscolare che tuttavia pare ideato da uno sismografo fuori giri. E, naturalmente, non finisce qui. (Schramm)

**** Rispetto alla prima serie (che partiva subito in quarta) qui ci vuole qualche episodio per arrivare al centro dell'azione, ma non si perde né in ritmo né in coinvolgimento. I colpi di scena sono tantissimi, gli intrighi e gli imprevisti sembrano non finire mai e fa spesso capolino la lacrimuccia (soprattutto per il personaggio interpretato da Berkeley). Ottimo il cast. (Rambo90)


STAGIONE 3 (2003)
*** Here we go again: una trama che a effetto domino ne innesca e innesta innumerevoli altre, che formando escheriane geometrie si dipanano tra tachicardici stop and go, frittate ribaltate con decupli salti mortali e una sindrome da gioco delle tre carte da far saltare le coronarie ad Annie Wilkes. Si inizia ahimé a perdere colpi, tra sfondoni di continuità madornali e retromarce narrative davvero scorrette, e l'aritmia inizia a farsi qua e là sentire, ma resta integro il pregio dello scansare finali maleodoranti di tarallucci e vino e si resta sempre dalle auspicabili parti dell'Avercene a cataste. (Schramm)

*** Dopo un ottimo inizio la terza stagione inizia a perdere colpi, soprattutto nella parte centrale, dove all'azione si preferiscono doppi e tripli giochi di potere, in cui alcuni personaggi spesso rasentano un'ingenuità tremenda. Per fortuna ci sono tutta la parte in Messico iniziale, gli ultimi episodi ricchi di colpi di scena e le ottime interpretazioni di Sutherland, Haysbert, de Almeida e quant'altri a rendere l'operazione sempre valida per essere vista. (Rambo90)


STAGIONE 4 (2005)
***! Dopo una stagione piuttosto fiacca come la precedente, 24 torna ai vecchi fasti e si colloca appena sotto alla seconda stagione (ovvero la migliore, finora). Incredibile è il lavoro di sceneggiatura alla base del telefilm: una trama importante sviluppa svariate sottotrame. Quasi un gioco di scatole cinesi, a cui a un attentato ne segue subito un altro fino a quello finale. Grande dovizia di mezzi e scene d'azione. Una serie che non risparmia nessuno e mette alla luce tutte le contraddizioni di una nazione (anche se non è esente da una certa ambuguità).  (G. Godardi)

**! Alla rinnovata insegna dello spauracchio del terrorismo internazionale e della paura della Bomba, con seri imbarazzi diplomatici al seguito, altra giornata senza requie per l'eroe più trattato a pesci in faccia d'america, sballottato da un'overdose di turnarounds all'altra a ogni episodio. La godibilità non difetta, ma iniziano ad accentuarsi e ramificarsi le crepe che già rendevano inferiore la precedente: trame-matrioska scollacciate, plot rimasticati, rentrèe di figuri seccati, filler inutili abbinati a personaggi antipatici di nullo spessore, clamorosi strapponi di continuità. (Schramm)

***! Dopo una serie un po' fiacca in alcuni punti, gli sceneggiatori aumentano l'azione e il tasso adrenalinico degli episodi, aggiungendo anche nuovi personaggi che risultano molto interessanti. La storia si fa seguire molto bene, e gli ultimi 4-5 episodi sono fra i migliori in assoluto. In particolare viene dato molto risalto all'amicizia fra Bauer, i suoi colleghi e Palmer, cosa fino ad ora solo accennata. Notevole. (Rambo90)


STAGIONE 5 (2005)
***! Probabilmente la migliore stagione della serie, un'emozione a non finire. Gli intrighi non si sprecano e aumentano di episodio in episodio. Sulla bravura di Sutherland non si discute, ma la migliore interpretazione è senza dubbio quella di Gregory Itzin nel ruolo del presidente degli Stati Uniti, con un ottima first-lady interpretata da Jean Smart. Ottime musiche, scenografie (godetevi l'ufficio di Iztin) e trama. (Ciavazzaro)

*** Quinta stagione in linea con la precedente, cioè non fa rimpiangere stagioni esemplari come la seconda. Colpi di scena a raffica e azione a tutto spiano per tutte le puntate. Il livello è insomma ancora alto, purtroppo dove comincia a dare segni di stanchezza è in una certa tendenza della sceneggiatura a illogicità e colpi di scena a volte discutibili, fatti solo per spiazzare lo spettatore e fare procedere l'azione. Il rischio è quello di arrivare alla parodia involontaria. Ottimo il cast, specie i personaggi secondari (Weller e Samrt). (G. Godardi)

****! Dopo il preoccupante calando delle ultime due stagioni, s'alzano di nuovo onde da cartellino rosso e la febbre si mantiene costantemente tra i 40 e i 41° senza mai concedere requie. A tutta iperbole, tra quintali di twist al minuto, overload di cliffhanger da capogiro, le formule "thousands/millions of lives are at stake" e "we're running out of time!" mantricamente ripetute e un consueto colpo basso finale da ola che rende apparente e vanificato l'happy end. Naturlich, alcuni vuoti di logica incolmati chiedono di chiudere un occhio così spesso da rischiare un tic della palpebra, ma chissene: assieme alla 2, best season ever! (Schramm)

****! Serie in linea con la precedente: molti più colpi di scene, tanti personaggi che s'intrecciano (praticamente ci sono tutti, chi per più tempo, chi per meno) e azione a volontà. E' sicuramente una delle migliori, tanto emozionante da rasentare la perfezione, anche grazie a un cast incredibile: oltre a un Sutherland sempre in palla ci sono infatti un grande Peter Weller, un'intensa Jean Smart, senza contare i personaggi ricorrenti come Itzin, Morrison, Devane e quant'altri. Peccato per l'uscita di scena di Haysbert, ma è motivo scatenante per una stagione memorabile. (Rambo90)


STAGIONE 6 (2006)
**
Purtroppo i tempi d'oro di 24 sembrano finiti, questa stagione infatti è appena sufficiente. Questa volta Jack deve vedersela contro gli arabi e i russi intenzionati a distruggere la bella America. Nel cast escono personaggi storici, ne entrano di nuovi, le storie al ctu diventano noiose e inutili mentre quelle alla casa bianca sono ben scritte. Le prime puntate sono ottime, poi il calo e lo sfacelo nelle ultime 6 (con una storia assurda). Speriamo con la settima stagione. (Ciavazzaro)

**** Forse è vero che, rispetto alla quinta magnifica stagione c'è stato un calo, ma nulla per poter gridare alla delusione. Anzi, ritmo suspense e tensione, spettacolo e spunti di riflessione non mancano: certo, c'è più maniera, qua e là affiora un senso di deja-vu e Bauer è più invincibile del solito, ma il modo in cui le sottotrame riemergano per rilanciare la tensione sono sempre ottime e soprattutto è memorabile la riflessione sul ruolo di Bauer e sulle sue radici familiari. Grandi Sutherland e Cromwell. (Manulele81)

**! Sesta stagione per 24, che rimane sempre un bel vedere ma che cala paurosamente rispetto al passato. Più che altro c'è troppa differenza tra la qualità delle parti "sul campo", al CTU e alla casa bianca. Jack è il solito rambo (anzi, più del solito) e quindi l'azione non manca mai, l'intrigo predisenziale è la parte meglio ideata, mentre al CTU regna spesso la noia. In questa stagione, poi, si chiede troppo allo spettatore. Troppe le esagerazioni, troppa carne al fuoco e troppo spesso si scade sul delirante/grottesco/assurdo. (Supercruel)

**! Ad una partenza a tavoletta, tetra, apocalittica e che lascia sulle punte (ma che purtroppo liquida in 2 minuti il disperatissimo finale della quinta, sul quale si sarebbe potuto imbastire metà stagione), addiviene una preoccupante propensione al fillering, e prendono il via una sfilza di forzature e parossismi degni della quarta stagione di Prison break. Siamo proprio alla fantascienza, roba che ti sudano forte le ascelle nel tentativo di crederci, ma malgrado gli stucchi cascanti, il muro si tiene ancora in piedi più che dignitosamente. Stagione frollata, ma la godibilità è tutto sommato salva. (Schramm)

**** Una bellissima stagione, che chiude gli intrecci avviati già nella quarta in ottimo modo. Bauer alterna momenti di ferocia ad altri di incredibile tenerezza e Sutherland riesce a dare il meglio di sè in ogni episodio. Ci sono belle storie, ottime sequenze d'azione (il combattimento con Fayed è spettacolare) e un reparto cattivi mai così incisivo e nutrito (ottimo James Cromwell). Notevole come sempre il cast, in cui spiccano anche Morrison, MacNicol e Powers Boothe. (Rambo90)


STAGIONE 7 (2009)
*** Il cambio di scenario ha fatto bene alla settima stagione di 24, pur non uscendo dai consolidati binari (sempre validi) della serie. Mossa azzeccata l'introduzione di un'alter ego femminile di Bauer, l'agente FBI Walker, destinata a intraprendere un percorso esistenziale e morale non dissimile da quello percorso da Jack durante le stagioni precedenti. Qualche personaggio si comporta in modo sin troppo schizofrenico, qualche puntata gira a vuoto, ma la stagione si risolleva sempre e discreto finale che riserva meno azione e più dramma. (Lebowski)

**! Più cornuto e mazziato che mai, a Bauer non sorridono manco i sofficini: è leale, e gli tirano le pietre. Serve/salva la patria, giù coltellate e il resto mancia. Agnello di Dio e capro espiatorio, da bravo Don Quixote continua a fare il dovere suo e di mamma morale, stavolta al contempo spronato e frenato da un doppio femmineo. La serie si è ormai giocata le cartucce migliori, e a uno snodo felice arriva con la milza indolenzita, dopo aver fatto qualche permanente ai cicciobello. La consumata abilità di stordire con action da standing ovation non copre i rantoli di una stagione enfisemica. (Schramm)

*** Non male, ma lo smalto che aveva contraddistinto le stagioni precedenti (tranne la terza) inizia a perdersi. Ci sono un ottimo inizio, bellissime scene d'azione, un finale commovente, ma tutti gli episodi centrali sono un po' noiosi, quasi statici, nonostante la molteplicità di avvenimenti. Graditissimo il ritorno di Carlos Bernard (nonchè le svolte legate al personaggio), eccezionale il cattivo di Jon Voight e come sempre Sutherland leader indiscusso. (Rambo90)


STAGIONE 8 (2010)
**! Da ben due stagioni 24 ha preso il vizio di non dare più il resto: sfrontate sharkate che non perdoneresti nemmeno al peggior fumettaccio, scarti continuativi inesplicati, fraudolente giravolte narrative che abbassano le soglie del probabile e del credibile (perculare è dopotutto un'Arte), unità di tempo così a remengo da mandare mille accidenti a ogni puntata e una recessione di idee da pianto. Perché **1/2, allora? Primi 15 episodi da regalare alla caritas, ma l'inatteso bloodbath finale regala un esaltante Bauer caterpillar sbroccato peggio di Callaghan, Kersey, Norris e Punisher messi assieme. (Schramm)

*** Purtroppo è incontestabile che ormai la serie non riesca a raggiungere le vette raggiunte in passato, ma l'affezione per i personaggi, le interpretazioni comunque buone e le scene d'azione meritevoli mi portano ai tre pallini. Negli ultimi episodi poi si assiste aduna vera e propria mattanza da parte di Bauer, che arriva a soglie di cattiveria penso mai viste (o almeno non per così tanto tempo). Gradevole la piccola partecipazione di Michael Madsen. (Rambo90)


STAGIONE 9 - LIVE ANOTHER DAY (2014)
****
Torna Jack Bauer e lo fa in grande stile. Gli episodi sono ridotti a 12, il che permette alla serie di essere molto più veloce e coinvolgente, evitando tempi morti e momenti di transizione. Emotivamente la storia coinvolge molto, facendo tornare alcuni personaggi chiave (e anche un ottimo villain) dal passato. Sutherland è bravissimo, così come i suoi coprotagonisti "storici" Devane, Raver e Rajskub. Brava anche la Strahovski, così come funzionano le new entry. La puntata finale è tra le migliori in assoluto della serie, capace di coniugare azione ben girata a momenti di forte impatto drammatico. Sperando in un ulteriore seguito... (Rambo90)

**** Ercolino Sempreinpiedi, un rilanciato Jack Bauer in invidiabile forma torna a farci avere i BPM a 400, servito da una sceneggiatura tutta algoritmi ricorsivi e variabili impazzite che non perde un colpo di scena come di arma da fuoco, che screma di 12 ore l’unità temporale sfrondando così pleonastiche sottotrame e tempi sonnolenti e riverito da una supersonica regia a propulsione nucleare che in un continuo dribbling di split-screen non cessa un nanosecondo di iper-sollecitarci. Ne risulta una stagione collocabile, assieme alla 2 e alla 5, tra le più appassionanti del lotto. E allora cervello a mollo e sensi in alto, Bauer è di nuovo con noi! (Schramm)


STAGIONE 10 - LEGACY (2017)
***
Lasciato Bauer al suo destino (almeno per il momento), la serie cerca di reinventarsi con personaggi nuovi (e qualche vecchia conoscenza) senza abbandonare però il suo stile da action di grande intrattenimento, con trama zeppa di colpi di scena e confezione d'alto livello. Certo Hawkins non è Sutherland ma funziona benino, e alcune puntate sono davvero eccezionali. Ritmo che funziona, un bel cast di contorno, musiche adeguate. Tutto frullato nel classico tempo reale, con qualche passaggio prevedibile di troppo ma tutto sommato godibile.  (Rambo90)

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