Siamo lontani da Drugstore Cowboy, da Trainspotting e da altri film che hanno fatto della droga un genere cinematografico complesso in grado di analizzare i difficili rapporti dei tossici all'interno della società avvolgendo il tutto di quel velo drammatico e nero. Qui abbiamo solo una grande abbondanza di effetti visivi molto speciali: sballi fatti in cartone animato, rumori amplificati, inquadrature velocissime e tanti trucchetti carini del regista di videoclip rock. Carino, belle musiche, ma c'è di meglio.
Puro cazzeggio interlocutorio con derivazioni guyritchiane (tutte formali, ché della sostanza acquisisce solo le valenze negative) e stilistiche sgomitate maldestre a Requiem for a dream. Il risultato non travalica la carineria più paracula, e l'inconcludenza regge le redini.
Questo Spun mi è piaciuto. Innanzi tutto c'è un Mickey Rourke molto più marcio (e decisamente più strafatto) sei anni prima dell'osannato The wrestler, film che in tutto e per tutto avrebbe catturato la sua essenza d'eroe proletario alla deriva. Poi ci sono dialoghi vivaci, sempre filtrati dalla paranoia e dalle ossessioni dei tossici ma comunque riusciti. Le scene "dopate" sono altrettanto interessanti e su tutte si staglia quella del personaggio ammanettato, quindi immobilizzato per più d'un giorno e con il lo stereo impazzito incagliato su una devastante nota di un pezzo thrash metal.
Mi approcciai a questo film semplicemente perché vidi un immagine con un tamarrissimo Mickey Rourke in grande spolvero. Il film non è male, stilisticamente godevole e con uscite da videoclip (Akerlund è del mestiere). Buono il cast, con una b(u)onissima Brittany Murphy (rip) e un'irriconoscibile Mena Suvari (la ragazzetta di American Beauty). Purtroppo i droga-movie non li ho mai digeriti e probabilmente se non fosse stato per la presenza di Mickey la visione di questo film mi avrebbe senz'altro annoiato. Colonna sonora by Billy Corgan.
MEMORABILE: Brittany Murphy a telefono: "Ciao caro, non vedo l'ora di vederti". Rourke replica "Anch'io, non vedo l'ora di sbatterti dentro il mio cazzo".
Un film sul mondo dei tossici, che strizza l'occhio ai caposaldi del filone (Requiem for a dream, Trainspotting), ma scegliendo di prendere tutto molto alla leggera fino ad assumere le apparenze e l'andamento di un cartone animato. Il dramma si palesa solo alla fine, e per la verità sembra alquanto gratuito ed appiccicato. Montaggio epilettico e movimenti di macchina ipercinetici vorrebbero dar l'idea del "trip" e delle sue sensazioni, fra situazioni grottesche e surreali. Guardabile, ma molto superficiale. Buoni gli attori.
La storia segue alcuni personaggi dipendenti da metanfetamine districarsi nella giungla della loro mente e nell'assuefazione del proprio corpo. Ogni stimolo esterno viene recepito con distanza e viene distorto dalla droga. Ciò che manca, essenzialmente, è la sceneggiatura, che cerca di vivacchiare più sul carisma di grandi nomi (su tutti Rourke) e che non approfondisce mai il personaggio. Sul mondo della droga e delle dipendenze in generale si sono visti film sicuramente migliori di questo.
MEMORABILE: Mena Suvari che dopo molti giorni riesce a "liberarsi" in bagno con tanto di effetto sonoro.
Il focus potrebbe essere l’esperienza visiva, un trip veloce girato come un video musicale e protratto a dismisura. Le inquadrature ci sono, peccato che la trama sia il rincorrere situazioni assurde. La generazione dell’Mdma è dipinta come un sottobosco underground tra sporcizia e sballo continuo e senza cornice ambientale è un narrato sterile o grottesco. La Murphy è spigliata, Rourke evanescente. Buone musiche di Corgan.
Alla perenne ricerca di una dose, lo strafatto Ross fa da autista a "The Cook", che produce anfetamina nel proprio appartamento facendo diventare verde il cane della sua donna... Il regista viene dai videoclip e si vede dal montaggio frenetico condito da inserti animati che dovrebbero trasmettere allo spettatore una sorta di stordimento onirico simile a quello in cui vivono immersi i personaggi, ma questa galleria di stramberie assortite, troppo modaiola per risultare disturbante, al massimo riesce talvolta a strappare qualche sorriso misto a disgusto. Cast ragguardevole sprecato.
MEMORABILE: Leguizamo vestito con un solo calzino in posizione strategica.
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CuriositàPinhead80 • 31/03/12 01:51 Controllo di gestione - 359 interventi
In un piccolo cameo è possibile vedere il noto pornostar Ron Jeremy fare il barista in un night club.
HomevideoXtron • 11/10/14 16:41 Servizio caffè - 2241 interventi
Il dvd One Movie (versione noleggio) presenta delle censure ottiche. Non so se questa caratteristica sia solo per il noleggio o anche per la versione da commercializzare.
Xtron ebbe a dire: Il dvd One Movie (versione noleggio) presenta delle censure ottiche. Non so se questa caratteristica sia solo per il noleggio o anche per la versione da commercializzare.
Io ho la versione noleggio. Sulla cover c'era scritto "versione integrale", mentre sul dvd da vendita no.