Insekt - Corto (2014)

In una ventina di minuti Juhl condensa i trademark tipici della sua filmografia: abuso da parte dei familiari, demoni del passato (che qui si materializzano nella forma di uno scarafaggio, da cui il titolo del corto), depressione, annichilimento psicofisico per mezzo di droghe e sesso (nella sua forma più schietta, avulsa da ogni forma di sentimento). L'autore usa un approccio più drammatico e concreto (niente sermoni à la Madness of many), colpendo lo stomaco dello spettatore con la pura e semplice durezza del tema. Ottime le giovani attrici.

La via crucis di una ragazza, tra la memoria degli stupri paterni e le droghe pesanti e gli atti autolesionistici in cui cerca di affogare per dimenticare l’orrore e annullarsi in un presente senza orizzonte. Il corto è piuttosto crudo, con qualche appiglio simbolico (lo scarafaggio, la ragazza sulla spiaggia). Più che altro è la fotografia ravvicinata di un dolore, rappresa in una sorta di fermo immagine permanente, senza evoluzione e senza soluzione. Un pessimismo totale che Juhl riesce a trasmettere bene.