Dove è stato girato Salvatore Giuliano? Qui di seguito le location del film che sono state da noi verificate, controllate e inserite nel radar (quando non di passaggio).
Il punto in cui i contadini della zona di Piana degli Albanesi si radunano per manifestare contro il latifondismo è correttamente in Via Martiri Portella della Ginestra a Piana Degli Albanesi (Pa). Eccoli di fronte al Monte Kumeta:
Qui il monte Pizzuta. Da lì sarebbero partiti gli spari dei fedeli di Giuliano:
Il cimitero in cui viene seppellito Salvatore Giuliano (Cammarata) è quello di Montelepre (PA), sulla strada Strada Provinciale 1. Si tratta dello stesso cimitero in cui riposa Giuliano.
La piazza in cui gli uomini della banda di Giuliano, dopo lo scioglimento dell'Evis, sequestrano un pezzo grosso della politica, è Piazza San Domenico a Palermo:
Il cortile dove viene rinvenuto il cadavere di Salvatore Giuliano (Cammarata) si trova in Via Frà Serafino Mannone 98 a Castelvetrano (TP). L’arco d’ingresso al cortile oggi è stato abbattuto:
Visuale sulla strada per riconoscere l'edificio C:
La visuale nel senso opposto, nella scena della partenza del carro funebre con la salma del bandito:
La contrada in rovina presso la quale alcuni emissari dell’EVIS (Esercito volontario per l'indipendenza della Sicilia) incontrano Salvatore Giuliano (Cammarata) per proporgli di unirsi a loro come colonnello si trova in Strada Intercomunale 7, nei pressi della frazione Suvarelli di Montelepre (Palermo):
La piazza dove un giornalista chiede al gestore di un chioschetto cosa ne pensasse di Salvatore Giuliano (Cammarata), che gli viene dipinto come un moderno Robin Hood, è Piazza Archimede a Castelvetrano (Trapani):
La strada a gradini dove, al momento dell’arrivo degli automezzi dell’esercito a Montelepre (paese dove risiedeva Salvatore Giuliano), si ha un fuggi fuggi generale dei residenti, è Via Donizetti a Montelepre (Palermo). La scalinata vista da sotto:
Il controcampo (l’edificio indicato con D è stato demolito, mentre C ed E sono ancora in piedi):
La casa di Montelepre nella quale prende alloggio il maggiore dell’esercito inviato con un gruppo di soldati nel paesino siciliano si trova in Via Castrenze Di Bella 33 a Montelepre (Palermo)
La strada dove, poche ore dopo l’arrivo dell’esercito a Montelepre, due soldati del contingente sono oggetto di un attentato, fatto che darà il via ad una serie di provvedimenti contro la popolazione, è un irriconoscibile Via Paolo Marchese a Montelepre (Palermo), in fondo alla quale si stagliava una piccola cappelletta, negli anni successiva demolita per lasciar posto ad un’abitazione
Immediatamente prima di svoltare nella stretta stradina, senza stacchi d’inquadratura, il militare era transitato di frontea questa abitazione, situata in Via Castrenze Di Bella:
La cappellina che si trovava al termine della strada è stata successivamente ricostruita in chiave più moderna e leggermente decentrata rispetto all’asse della strada:
Il magazzino nel quale vengono ricoverati i due militari coinvolti nell’attentato, uno dei due spirerà subito dopo, si trova in Via Castrenze Di Bella 116 a Montelepre (Palermo). La scena è ripresa dall’imbocco di Via Marchese, location dell’attentato; oggi al posto dell’ingresso al magazzino (D) ci sono gli accessi ad un’abitazione e all’adiacente garage:
La cappelletta dalla quale Salvatore Giuliano (Cammarata) e gli uomini della sua banda sorvegliano dall’alto Montelepre si trova sul cocuzzolo posto alle spalle di Montelepre (Palermo):
La strada dove il bando del paese annuncia agli abitanti che sarebbe stato concessa loro un’ora di interruzione al coprifuoco per poter fare la spesa è Via Antonio Curti a Montelepre (Palermo).
Nel mezzo della strada si trovava una fontana, dove i monteleprini si precipitano immediatamente dopo l’annuncio della “libera uscita”: era collocata esattamente di fronte al punto da dove è ripresa la foto di oggi visibile qui sopra.
Ripresa dal capo opposto, la stessa strada viene mostrata anche nelle scene dell’arresto degli uomini del paese:
La casa (A) dove abita Maria, la madre di Salvatore Giuliano (Cammarata), si trova in Via Castrenze Di Bella 151 a Montelepre (Palermo). La strada ha oggi cambiato aspetto, ma la scrostatura A presente all’esterno dell’edificio nel 1962 non è mai stata ritoccata e fa ancora bella mostra di sé ad oltre 50 anni di distanza:
La piazza dove vengono condotti gli uomini di Montelepre, arrestati per scoraggiare il banditismo, e nella quale tenteranno di irrompere le mogli in rivolta è Piazza Principe di Piemonte a Montelepre (Palermo).
L’ingresso degli uomini in piazza:
Il controcampo, mostrato nel momento dell’irruzione delle donne del paese:
La strada dove, mentre in piazza stanno arrestando gli uomini, una donna comunica la notizia alle altre donne del paese, dando il via ad una rivolta, è Vicolo Licara a Montelepre (Palermo):
Il cimitero nel quale la madre di Salvatore Giuliano (Cammarata) viene condotta per farle riconoscere la salma del figlio si trova in Via Aurelio Saffi a Castelvetrano (Trapani):
La piazza dove, dieci anni dopo la morte di Salvatore Giuliano (Cammarata), viene assassinato il mafioso Don Nunzio (Ukmar) a causa della sua collaborazione con i carabinieri, che aveva permesso loro di scoprire l'abitazione nella quale si era nascosto Giuliano, è Piazza San Francesco d’Assisi a Castelvetrano (Trapani):
La piazza dove scendono i Carabinieri per incontrare Gaspare Pisciotta (Wolff), che diventerà loro confidente è l'oggi irriconoscibile Piazza Barone a Vita (TP). Si noti il punto A, ancora oggi confrontabile:
Me ne sono accorto confrontando la montagna che si vede alle spalle, tra via Carrozzata e Via Giuseppe Verdi:
Il paese dove il maresciallo dei Carabinieri che aveva arrestato uno dei membri della banda di Salvatore Giuliano (Cammarata) viene messo in contatto con altri due ragazzi che lo avrebbero dovuto condurre da Giuliano è Villabate (Palermo). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione. L'inquadratura dall'alto ci mostra un'inconfondibile palazzina situata in Via Pomara (38.082414029569264, 13.434086591005325):
A permettere di “inquadrare” la zona è stata questa panoramica verso il Monte Catalfano, situato a nord di Bagheria:
Il casolare dove la banda di Salvatore Giuliano (Cammarata) conduce l’uomo politico da loro sequestrato è oggi divenuto, come mi segnala mia madre, l’Agriturismo Portella della Ginestra, situata presso la Contrada Ginestra di Piana degli Albanesi (Palermo), lungo la SP 34. Il luogo visto dall’alto:
Dall'alto:
Il cortile interno del casolare:
Zender • 11/01/16 19:36 Capo scrivano - 49235 interventi