Dove è stato girato Milano odia: la polizia non può sparare - Film (1974)

Rigraziando davvero gli amici Nemesi e Venticello (con la collaborazione di Renato per un paio di foto), che si sono prodigati nel cercare e fotografare al meglio (due fenomeni, in questo) molte delle location milanesi di Milano Odia: la polizia non può sparare, pubblichiamo col loro consenso la sequenza fotografica.

Partiamo coi titoli di testa, com'è ovvio:
Corso Sempione, altezza Via Francesco Melzi D'Eril. Giulio Sacchi (Tomas Milian), insieme a tre compari: Vittorio Pinelli, Tony Raccosta e Vittorio Sancisi - tutti uomini di Ugo Majone (Luciano Catenacci) - si sta dirigendo verso la banca da rapinare.



Auditorium Don Bosco, Via Melchiorre Gioia.

I quattro arrivano alla banca, situata in Via Agudio, una traversa di Corso Sempione.

I quattro, dopo che Giulio Sacchi ha ucciso un vigile dinanzi la banca, sono in fuga, inseguiti dalla Polizia. Via Varsavia, fra Via Bonfadini e Via Monte Cimone.

Giulio Sacchi insegna agli amici a pensare in grande, lasciando da parte gli spiccioli. Siamo in via Palmanova 8, sempre a Milano.

Giulio Sacchi e i due amici, Carmine (Ray Lovelock) e Vittorio (Gino Santercole), si recano a comprare delle armi da "Papà" (Pippo Starnazza). Siamo in Alzaia Naviglio Grande.



I tre scapperanno poi verso Vicolo dei Lavandai.

Jone Tucci (Anita Strindberg), ragazza di Giulio Sacchi, esce di casa per andare a lavorare. Giulio, in attesa al parcheggio, la invita invece al lago. Dopo averle fatto leggere del massacro alla villa, decide di ucciderla. Siamo in P.zzale Stazione P.ta Genova 3

La Questura che si vede nel film è in via Fatebenefratelli 11, sempre a Milano naturalmente:

Giulio si reca a casa di Jone e trova una volante della Polizia dinanzi il portone d'ingresso. Decide di seguire la vettura con un taxi e scopre che sta andando alla sua abitazione... Siamo di nuovo in P.zzale Stazione P.ta Genova.

Il Commissario Walter Grandi (Henry Silva), mentre si dirige al distributore automatico di sigarette, ricorda dove ha già visto Giulio Sacchi... siamo in Via Melchiorre Gioia, altezza civico 31.

Ecco Markus e Pol alle prese col remake fotoromanzato del finale di Milano odia. Grandi e Sacchi rivivono nei volti tesi dei due giovani!

Il palazzo in cui lavora Jone Tucci, ragazza di Giulio Sacchi, è oggi sede degli Uffici Sisal in Via Alessio Di Tocqueville 13, Milano:

Il palazzo in cui abita Giulio Sacchi è in Via San Rafael delle Ande, Milano:




Ecco l'interno:

Il bar in cui Giulio telefona a Majone per farsi creare un alibi è, come individuato da Renato, Viale delle Rimembranze di Greco, ang. Via San Rafael delle Ande, Milano:

IL RIFUGIO DI GIULIO SACCHI
Il rifugio di Giulio Sacchi è lo stesso utilizzato ne "Il Trucido e lo sbirro" e in "L'uomo della strada fa giustizia" (come dice Nemesi) era a Passo Corese (Fara in Sabina, RI).







Appendice: Utilissime le indicazioni di Lenzi raccolte da Nemesi guardando l'audio commentary del film e che dicevano esattamente questo:

"...si trova sull'Aniene, fra Poggio Mirteto ed un'altra località [...] Dopo trent'anni ho fatto un documentario su questo film per SKY, sono andato a ricercare questo barcone [...] è stata portata da un'altra parte, a 80 km [...] il posto dove sta è Passo Corese".

sia Zender che Ernesto sono andati nella darsena vicino a Passo Corese (42°11'17.03"N 12°36'38.28"E) dove dall'alto sembrava esserci ancora la chiatta. Purtroppo la chiatta non c'è più (se mai era quella che si vedeva da GE) e lo stesso Lenzi confermava che ora è stata distrutta. Il ponte sotto al quale stava la chiatta nel film è quello che vedete qui sotto, quindi la chiatta stava in 42° 9'7.44"N 12°38'11.60"E

Vittorio (Gino Santercole) telefona al Sig. Porrino (Guido Alberti) comunicandogli l'importo del riscatto. Dogana Ponte Chiasso (CO), Via Bellinzona:

Nemesi ricordava che Lenzi nel commento audio fatto per RaiSat Cinema dice che il lago dove Sacchi (Milian) uccide Jone (Strindberg) è quello di Iseo.




Sempre Nemesi aveva cercato immagini che corrispondessero ai fotogrammi e il monte alle spalle del lago era quello.



Io questa mattina ero di passaggio e ne ho approfittato per una breve ricognizione.
Ho individuato il punto esatto in cui Milian uccide la fidanzata e getta l'auto nel lago. Si trova proprio a Castro, leggermente fuori dal paese in direzione Solto Collina (provincia di Bergamo).

LA VILLA DELLA STRAGE

Dunque, l'indicazione di Lenzi nel commento audio del dvd collocava la villa nella zona del Laurentino di Roma, ma niente, non si trovava né là né nelle zone vicine. Poi ho pensato che magari invece che Laurentino Lenzi voleva dire Laurentina. Mi sono messo a controllare tutta l'area a sud di Roma vicino alla grande via di scorrimento, poi oggi càpito in via Nazareno Strampelli, una laterale della Laurentina, e lì ho beccato la villa teatro della famosa strage, che si chiama oggi Villa Rugiada.

Confronto col film I familiari delle vittime non saranno avverite di De Martino (in cui la villa era già apparsa, due anni prima, nel 1972):




Utilizziamo l'inquadratura della facciata principale presa da I familiari delle vittime non saranno avvertiti e confrontiamola con una veduta di oggi (si noti il camino centrale).

Il club di tennis dove i tre banditi guardano Marilù giocare è il Salaria Sport Village sul raccordo Salario Settebagni a Roma:




Oggi completamente ristutturato, ma si riconoscono ancora i palazzi sullo sfondo, che hanno permesso l'individuazione:



Se oggi giocassero a tennis il campo più vicino al punto in cui stava Marilù era quello dove vedete il cono di ripresa rosso, ma Marilù in realtà stava più a sinistra, nei pressi di dove oggi c'è il parcheggio. Ecco infatti una foto di Travis che mostra la ripresa dal parcheggio, col palazzo A ripreso con la stessa angolazione:

Il falsissimo cartello Rho (Milano) dove Ray Lovelock seppellisce una delle buste per la "caccia al tesoro" predisposta da Milian è, come dice Lenzi nel commento audio al film ("Quel paese è Passo Corese [...] e a 50 metri c'è la chiatta"), nella stradina che arriva di fronte al paese di Passo Corese (Montelibretti, RM). Nella foto di oggi (in controcampo) si riconoscono i due tralicci, mentre colla freccia è segnato il punto in cui stava il cartello Rho.




Ma è avvicinando il fotogramma che troviamo due case (la casa A dal tetto particolare e la B con la piccola casa a sinistra accanto) che non lasciano dubbi sull'esattezza del posto: il paese sullo sfondo (quindi non in Lazio ma in Lombardia) è Passo Corese!

La strada in cui i rapinatori rilasciano il bambino sequestrato è Via Papa Giovanni II, a San Giuliano Milanese (MI):

Il palasport di fronte al quale Maione (Catenacci) e i suoi uomini picchiano Giulio Sacchi (Milian) per aver ucciso il vigile durante la rapina è l'ex Palasport di San Siro, a Milano. Qui sotto il confronto con un fotogramma da Tutto a posto e niente in ordine (1974), film al quale rimandiamo per la dimostrazione:

Grazie Nemesi, multizzato.