Dove è stato girato I picari? Qui di seguito le location del film che sono state da noi verificate, controllate e inserite nel radar (quando non di passaggio).
Il ponte all’uscita di Salamanca sul quale, per insegnarli ad essere meno credulone, il giovane Lazarillo de Tormes viene schiaffeggiato dal viandante cieco (Manfredi) al quale era stato affidato dai genitori è il Ponte Romano di Salamanca (Spagna). La scena dello schiaffo è stata girata nella piazzola sulla destra, presso la statua del toro (posticcia):
La piazza dove, dopo aver lasciato Salamanca con il giovane Lazarillo de Tormes, il viandante cieco (Manfredi) viene arrestato per aver mancato di rispetto ad un alto prelato ci si aspetterebbe di trovarla ad Avila (dove sono state girate le scene di passaggio immediatamente precedenti, lungo le celebri mura di Avila, 40.658729, -4.702782) come ci mostra Natron...
...ma in realtà questa è ancora a Salamanca (Spagna) e per la precisione si tratta di Plaza del Concilio de Trento, vista anche in Morte in Vaticano (1982).
Come per le scene girate sul ponte romano, anche in questo caso si è fatto ricorso a scenografie posticce: il muro che si vede nella scena dell’arrivo del prelato era stato collocato per celare alla vista gli edifici moderni che si sarebbero notati sullo sfondo, certamente non esistenti nel XVI secolo, periodo nel quale è ambientato il film.
La chiesa davanti alla quale, mentre stanno chiedendo la carità, il giovane Lazarillo de Tormes tenta di truffare il viandante cieco (Manfredi) rubandogli una delle monete ricevute in elemosina (ma il vecchio se ne accorge nonostante l’infermità), è la chiesa di Nuestra Señora de la Asunción, situata in Plaza Iglesia a La Alberca (Spagna):
La chiesa dalla quale il padre di Guzman de Alfarache (Giannini) esce in catene per essere condotto al patibolo è la chiesa di San Martino, situata in Plaza Mayor a Trujillo (Spagna):
Il patibolo dove viene impiccato il padre di Guzman de Alfarache (Giannini) era stato allestito in un prato situato a lato di Calle Alhamar a Trujillo (Spagna):
La piazza del mercato dove Guzman de Alfarache (Giannini) ruba il portafoglio, che si rivelerà vuoto, allo squattrinato marchese Felipe de Aragona (Gassman) nella finzione è a Zamora (lo dice Gassman in una scena), ma in realtà non si trova né in questa cittadina (realmente esistente), né a Toledo, una cui inquadratura viene subito prima proposta come vista da lontano della cittadina: trattasi, invece, di Plaza de San Jorge a Cáceres (Spagna), che in questo primo fotogramma vediamo ripresa dalla terrazza sulla quale stava Giannini (grazie a Natron per la foto):
Giannini sulla terrazza:
Plaza de San Jorge (D) vista dal vicoletto che la collega all’adiacente Plaza de los Golfines:
Il parcheggio dei cavalli dove, appena assunto come cameriere dal marchese Felipe de Aragona (Gassman), Guzman de Alfarache (Giannini) aiuta il suo datore di lavoro a montare a cavallo è in realtà una delle terrazze del ristorante Puerta de la Estrella, situato in Adarve de la Estrella 4 a Cáceres (Spagna):
La piazza di Zamora dove il marchese Felipe de Aragona (Gassman) si vede costretto a concedere il diritto di precedenza ad un altro nobile a cavallo è Plaza Santa María a Cáceres (Spagna). La chiesa che svetta sulla destra è quella che si trova in fondo a Plaza de San Jorge, dov’era stata girata la scena del furto al mercato.
Il palazzo di Zamora dove abita il marchese Felipe de Aragona (Gassman) è la Casa del Sol, situata in Calle de la Monja a Cáceres (Spagna). Cortile e interni sono, però, quelli della Casa de las Conchas di Salamanca.
Cortile e interni sono, però, quelli della Casa de Las Conchas, in Calle de la Compania 2 a Salamanca (Spagna, 40.962926, -5.665815), come ci mostra Natron:
La piazza dove Lazarillo de Tormes (Montesano), mentre sta chiedendo la carità fingendosi cieco, viene notato dal direttore di una compagnia teatrale e assunto all’istante come attore è Plaza San Mateo a Cáceres (Spagna), a due passi dal palazzo dove abita Gassman.
Anche in questo caso si è fatto ricorso a finte scenografie: nella piazza fu allestita una fontana, perfettamente funzionante, che vediamo nella scena dove Lazarillo prende a sassate il finto storpio che gli aveva rubato il cappello con le elemosine:
Il monastero nel quale abita la monaca di clausura che perderà la testa per Lazarillo de Tormes (Montesano) dopo averlo visto recitare nei panni di San Sebastiano è il Monastero di Santa María de la Vid, situato in Carretera de la Peñaranda a La Vid y Barrios (Spagna):
Il ponte dove si ritrovano dopo tanto tempo Lazarillo de Tormes (Montesano) e Guzman de Alfarache (Giannini) è il Ponte di San Martino a Toledo (Spagna):
La pasticceria dove Guzman de Alfarache (Giannini) ordina i 100 cannoli alla catalana che gli serviranno per truffare un gioielliere si trovava in Plaza Mayor a Tembleque (Spagna) e, in realtà, si trattava dell’ennesima finta scenografia utilizzata per questo film. In questo fotogramma vediamo, indicato dalla A, l’uscio della bottega del gioielliere, oggi trasformato in finestra:
Pochi passi sulla sinistra, dove si interrompe il colonnato c’è l’ingresso alla pasticceria, ospitata in una finta bottega allestita dagli scenografi "tappando" il Callejón Toril, uno dei vicoli d’accesso alla piazza:
Ecco un altro scorcio della piazza, visto dall’interno della pasticceria "posticcia":
La piazza dove Guzman de Alfarache (Giannini) e Lazarillo de Tormes (Montesano) "valutano" un saltimbanco come possibile cliente per Rosario (De Sio), la prostituta che avevano acquistato dal suo "protettore" (Blier), è Plaza de los Duques a Peñaranda de Duero (Spagna):
Il castello in rovina nel quale Guzman de Alfarache (Giannini) e Lazarillo de Tormes (Montesano) si accampano con Rosario (De Sio) e il loro "bordello ambulante" è il castello di Peñaranda de Duero (Spagna):
Il guado dove Lazarillo de Tormes (Montesano), dopo essersi separato da Guzman de Alfarache (Giannini), per mantenere Rosario (De Sio) trova lavoro come trasportatore di passanti da una riva all’altra si trova sul Rio Ardanza a Covarrubias (Spagna), nei pressi della collegiata dei Santi Cosma e Damiano. In quel punto il fiume si divide in due stretti bracci per aggirare una grossa isola, che nel fotogramma si trova sulla destra:
Qui si vede meglio la chiesa:
Nd Zender: In realtà il punto da cui ho scattato non è esattamente quello che si vede nel film, perché da quel punto oggi si vede questo:
La piazza dove Lazarillo de Tormes (Montesano), che nel frattempo aveva trovato lavoro come aiutante del boia, riesce a salvare la vita a Guzman de Alfarache (Giannini), condannato alla morte per impiccagione, scambiandolo con un condannato al quale doveva essere mozzata una mano si trova ad Arévalo (Spagna), come indicato da Wikipedia che, però, segnala un luogo sbagliato: non si tratta di Plaza del Real, troppo moderna per un film ambientato nel XVI secolo, ma di Plaza la Villa.
La baia nella quale si incaglia la galea (A) sulla quale viaggiano come rematori Lazarillo de Tormes (Montesano) e Guzman de Alfarache (Giannini), sosta forzata durante la quale i due salveranno la vita al capitano dell’imbarcazione (Robutti) e saranno per questo privati delle catene, è quella dei laghi costieri di Marinello, situati a Marinello (Patti, Messina) e che avevo già individuato nel film Stanno tutti bene (1990), alla cui scheda rimandiamo per un'ulteriore dimostrazione e per la spiegazione del motivo per cui le foto aeree di google maps mostrano un luogo apparentemente diverso.
Il primo piano sull’imbarcazione ci permette un’altra visuale di questo suggestivo luogo. La seconda foto di oggi, inoltre, ci offre un’ulteriore conferma (si confronti la forma dei laghi costieri con quelli visti nel primo fotogramma) e ci rende evidente le modifiche che nel tempo ha subito questo ambiente naturale:
Dopo questo episodio il viaggio della galea procede per diversi giorni, fino al momento di un ammutinamento, dopo il quale i due vengono fatti gettare in mare dal nuovo capitano dell’imbarcazione (Bisio). In realtà il viaggio è durato pochissimo: il fotogramma mostra le fasi successive all’ammutinamento e sullo sfondo si riconosce il profilo di Capo Tindari, che si trova proprio alle spalle dei laghi (visibile anche nella precedente foto di oggi).
Il pascolo dove, nella scena finale, Lazarillo de Tormes (Montesano) e l’oramai monco Guzman de Alfarache (Giannini) mungono di nascosto le pecore, ma vengono scoperti e inseguiti dal contadino, inizialmente pensavo si trovasse in qualche sperduto altopiano spagnolo e stavo per archiviare la location come “introvabile”. Poi mi è caduto l’occhio sul borgo che si intravede all’estrema sinistra del fotogramma della scena della mungitura e mi sono chiesto: e se fosse Castelluccio di Norcia?
Avevo visto giusto: quello è proprio l’altopiano dei Piani di Castelluccio (Norcia, Perugia), famoso per le coltivazioni di lenticchie. Infatti, subito dopo la macchina da presa stacca dalla staccionata ad inquadrare una chiostra di montagne che non mi è stato difficile individuare nel panorama dell’altopiano:
Il palazzo dove abita il mercante che Guzman de Alfarache (Giannini) deve sfregiare su ordine della confraternita di Mozzafiato (Caprioli) è il Palacio de los Condes de Adanero, situata in Calle Adarve de Santa Ana a Cáceres (Spagna). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione. Il portone dell'edificio è quello all'estrema destra:
La casa (A) del piccolo Lazarillo, da cui se ne va col viandante cieco (Manfredi) lasciando la numerosa famiglia, è Calle Campito, a La Alberca, in Spagna:
Qui sottoi il padre di Lazarillo si allontana da casa per lasciare la moglie con un cliente:
I mulini a vento dove Lazarillo (Montesano) e Guzman (Giannini) arrivano incatenati dalla spiaggia in cui sono approdati si trovano a Consuegra, C. Diego Rodriguez Diaz, vicino al Castello della città, Spagna:
Zender • 9/10/23 14:22 Capo scrivano - 48883 interventi