Pare quasi un remake in chiave squalesca di CRAWL – INTRAPPOLATI, ma senza la mano magica di Alexandre Aja dietro la macchina da presa. Quello che la Asylum ci propone, questa volta, è infatti una poco allegra famigliola che si ritrova impossibilitata ad uscire dall'abitazione sul mare di cui aveva appena preso possesso per le vacanze estive. Lo scatenarsi improvviso di una tempesta fa montare le onde che arrivano a sommergere parzialmente la casa, con in sovrapprezzo l'entrata in scena di uno squalo che, con tutto...Leggi tutto il mare a disposizione, non trova di meglio che infilarsi tra le stanzette allagate dove i poveretti hanno già il loro bel daffare nel tentativo di ripararsi e chiamare aiuto (ovviamente i cellulari non prendono).
Col capofamiglia (Lawrence) fermato a sua volta dal cattivo tempo e impossibilitato a raggiungerli in aereo deviando verso l'auto con conseguente allungamento dei tempi, nella casa si ritrovano in cinque: la madre (Field), i due figli Charlotte (Hargrave) e Tucker (Grogan), il nonno (Lauer) e una giovane amica di famiglia, Becky (Bowman), che appena rivede Tucker non perde occasione per portarselo a fare una nuotata tradendo esplicite mire sexy. D'altra parte i due si conoscono fin da piccoli e i Samson tornano lì ogni anno. Sarà però l'ultimo con Charlotte, destinata a partire per il college, e mamma vuole farle passare una vacanza indimenticabile. Lo sarà per motivi diversi, come si può immaginare. Non appena la tempesta sorprende tutti in un attimo la situazione precipita, con la pioggia che cade incessantemente, le onde che si abbattono gigantesche contro le case sul litorale e i nostri che cominciano a urlare e lamentarsi per i più disparati motivi: chi verrà smozzicato dallo squalo (che fino a quel punto aveva attaccato solo il proprietario della casa, già colpevole di averla affittata senza aver provveduto alla necessaria manutenzione), chi sarà costretto a combatterci a pelo d'acqua, chi si trascinerà a fatica acciaccato da mali pregressi...
Ordinaria amministrazione, per il genere, che si gioca la carta della location claustrofobica e del clima avverso per movimentare un po' il tutto. Non basta naturalmente, anche perché la recitazione complessivamente assai modesta non riesce proprio a coinvolgere nell'azione. Prova a metterci una pezza la regia, che pur non brillando qualcosa fa, ma poi c'è da scontare una sceneggiatura incapace di offrire dialoghi in grado di emergere dal più grigio anonimato. Tuttavia in fondo - sarà per effetti speciali passabili (negli stretti limiti del low budget), per una fotografia cupa che ci allontana dalle solite spiagge tropicali baciate dal sole, per quel minimo di tensione che ogni tanto fa capolino - il film si lascia persino vedere. Almeno fino a quando non comincia a farsi decisamente ripetitivo ed è evidente come non riesca più a inventare nulla per uscire dal cul-de-sac in cui si è cacciato. Poco sangue, un paio di attacchi efficaci... Se non altro si nota il desiderio di sfuggire alla stanca ripresa dei cliché piazzando lo squalo come parte non centrale dello show: qui la vera sfida si combatte innanzitutto contro la catastrofe naturale. Ah, alla “festa” parteciperà anche il padre (Hillis) di Becky, che giungerà sul posto in surf insieme all'altro genitore rimasto lontano causa maltempo in una sorta di “Arrivano i nostri” tra tuoni e fulmini...Chiudi Marcel M.J. Davinotti jr.
Marcel M.J. Davinotti jr.
Puppigallo