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Discussioni su Tutta la vita davanti - Film (2008) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

25 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Gugly • 30/03/08 20:24
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    di questo film mi è piaciuta soprattutto la figura del sindacalista il quale, pagato l'inevitabile scotto del clichè italiano alla Sordi (avventure e corna ma tengo famiglia), riassume bene un tipo di sindacalista che ho conosciuto per lavoro : l'assolutista, il " qui si calpestano tutti i diritti del lavoratore, famo la causa", quando una causa soprattutto per mobbing bisogna prepararla non bene, ma benissimo, altrimenti, dato che il mobbing non è una fattispecie legale specificamente prevista dalle nostre leggi, col cavolo che il giudice nella maggior parte dei casi lo ravvisa oppure, nel migliore dei casi, consiglia al lavoratore di accettare la minima offerta del datore di lavoro alla prima udienza, pena la possibilità che la causa si protragga per anni e alla fine si concluda con perdita e condanna alle spese.
  • Zender • 31/03/08 08:02
    Capo scrivano - 49236 interventi
    Non ho capito una cosa però, Gugly. Nel caso specifico il sindacalista che altro potrebbe fare se non perlomeno "tentare" di fare una causa? Che poi i tempi della giustizia in Italia siano quelli che sono è cosa nota, ma se almeno non ci si prova...
  • Gugly • 31/03/08 09:19
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    mi spiego meglio: a volte la causa è meglio non portarla avanti un tribunale, perchè rischi dopo anni e anni e spese inutili ( per atti prodotti e perizie fatte) di perdere e di dover pagare tutte le spese del processo oltre a quelle dell'avvocato (che comunque ha lavorato per il cliente) , se non sei ben sicuro di portare a casa un risultato. A volte i sindacalisti vogliono intentare una causa per partito preso, un po' per questioni di immagine, un po' per giustificare la quota del sindacato che riscuotono dal lavoratore, ma non conoscono tutte le dinamiche interne e gli orientamenti dei giudici; se la causa la vuoi fare comunque, devi essere ben consapevole che si tratta di un rischio, e non si garantisce a scatola chiusa al lavoratore che i suoi diritti saranno risarciti. E' proprio questo che la protagonista dice al sindacalista e che io quoto in pieno. Qualche volta si riesce a chiudere prima di arrivare in Tribunale, ma se si tratta di grosse aziende,magari assistite da grossi studi legali, queste preferiscono aspettare che dopo 5-6- anni glielo dica un giudice che devono pagare migliaia di euro, nella migliore delle ipotesi. So che appare assurdo, ma per esperienza purtroppo spesso accade così: ho visto con i miei occhi ad una prima udienza per mobbing, preparata con la massima cura e con una richiesta di diverse migliaia di euro, il giudice consigliare caldamente al lavoratore di accettare un decimo della somma richiesta, perchè quei soldi erano sicuri, la causa no.
    Ultima modifica: 31/03/08 17:32 da Gugly
  • Gugly • 31/03/08 09:40
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    ah, aggiungi anche l'eventualità di dover chiamare a testimoniare delle persone che devono confermare le affermazioni del lavoratore: se sono ancora in rapporti con l'azienda, cosa credi che possa succedere? Nel migliore delle ipotesi non vengono, nel peggiore mentono e sconfessano tutto quanto detto dal ricorrente (anche questo succede). Nota tecnica: tutto ciò che ho detto si riferisce ad un processo intentato in sede civile al tribunale del lavoro. A livello penale, ovviamente, è ancora più difficile, devi praticamente dimostrare che ti hanno messo le mani addosso, altrimenti nisba. Mi rendo conto che il quadro appare desolante, ma la giustizia in Italia funziona spesso così ( almeno per quanto ho potuto vedere io ).
  • Zender • 31/03/08 13:49
    Capo scrivano - 49236 interventi
    D'accordo, tutto vero. Intentare causa per mobbing equivale nella maggior parte dei casi a buttar via i soldi. Però, insomma, qualcosa bisognerà pur provare a farla no?
  • G.Godardi • 31/03/08 16:15
    Fotocopista - 663 interventi
    Sbaglio o la locandina si rifà a Il terzo stato di Pelizza da Volpedo? Dipinto (cinematograficamente)famoso per essere stato messo nei titoli di testa di Novecento di Bertolucci.
  • Zender • 31/03/08 16:25
    Capo scrivano - 49236 interventi
    Io penso tu ti riferisca a LA FIUMANA, quadro notissimo che effettivamente ha molte similitudini con la locandina (la quale parallelamente dovrebbe rapresentare in qualche modo "il popolo")

    Ultima modifica: 1/04/08 00:25 da Zender
  • G.Godardi • 31/03/08 16:36
    Fotocopista - 663 interventi
    Sì è quello....non so il perchè ma lo ricordavo come Il terzo stato....
  • Cotola • 31/03/08 17:00
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Ragazzi scusate ma a me risulta che il quadro si chiami "Il quarto stato" e sia, come detto dal buon Godardi, di Pelizza da Volpedo.

    Il titolo è sicuro poi non so se su alcuni libri di storia dell'arte abbia anche come titolo "La fiumana".
  • Zender • 31/03/08 17:01
    Capo scrivano - 49236 interventi
    Tra l'altro a guardar bene la locandina è smaccatamente (e volutamente) una copia del dipinto: la donna a sinistra col bambino, l'uomo che tiene la giacchetta sulla spalla, il braccio piegato davanti alla pancia... Bravo GG, io vedendo la locandina avevo notato che mi ricordava qualcosa ma non mi veniva in mente cosa
    Ultima modifica: 1/04/08 01:02 da Zender
  • Cotola • 31/03/08 17:09
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    In ogni caso per saperne di più basta andare su Wikipedia dove potrete osservare l'opera in tutto il suo splendore. Quella messa da Zender è, infatti, un pò diversa dall'originale. Forse è il bozzetto preparatorio del 1898.
  • Cotola • 31/03/08 17:12
    Consigliere avanzato - 3918 interventi
    Scusate ancora. Ho scoperto l'arcano. Il quadro messo da Zender è effettivamente "La fiumana" che fu una sorta di opera preparatoria, dallo stesso tema su cui se ne incentrarono diverse altre dell'autore, al "Quarto stato" che è invece ben diverso.
  • Gugly • 31/03/08 17:14
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    esistono due quadri : uno è la bozza preparatoria, detta appunto La Fiumana, e l'altra il Quarto Stato: lo so perchè la Fiumana l'ho vista in Brera giovedì scorso; quanto al resto...si, qualcosa bisogna pur fare, ma bisogna partire preparati per tutte le evenienze...
  • G.Godardi • 31/03/08 17:26
    Fotocopista - 663 interventi
    Ah ecco Quarto non terzo...eh eh
  • Zender • 31/03/08 17:49
    Capo scrivano - 49236 interventi
    Vero, vero, tutto vero: il titolo del quadro definitivo è IL QUARTO STATO e sta pure qui a Milano (alla Galleria d'arte moderna). La Fiumana sta invece in Brera, come dice giustamente Gugly.
  • Gugly • 15/04/08 18:17
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    nessuno dei critici lo ha rilevato, per quello che so, ma Virzì ha fotografato bene quello che abbiamo visto uscire dalle urne: lo scollamento tra una certa parte della sinistra e la gente, in special modo i giovani ( precari): questo valga in special modo per il sindacato, rappresentato dal personaggio di Mastandrea, i cui caratteri ho spiegato in precedenza.
    P.s. in un'intervista Sabrina Ferilli ha ammesso di essere in rapporti di lavoro con Maria de Filippi per produzioni di spettacoli; richiesta se questo fosse una contraddizione, stando a quanto riportato, l'attrice ha difeso la De Filippi ed i contenuti dei suoi programmi.
    Ultima modifica: 16/04/08 02:34 da Gugly
  • Zender • 16/04/08 01:29
    Capo scrivano - 49236 interventi
    Forse non lo hanno rilevato perché Virzì non ha fatto che riportare uno scollamento ormai esistente ed evidente da tempo, tra la sinistra e il suo elettorato. E tra i giovani e la sinistra, naturalmente. Non so se questo sia dovuto al fatto che ormai la politica interessa meno i giovani e molti giudizi si limitano a votare per chi in video riesce meglio o c'ha meno la faccia da fesso... Di sicuro direi che oggi l'Italia dei giovani pende a destra.
  • Gugly • 16/04/08 18:31
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    La poiltica interessa meno ai più giovani perchè in soldoni ha perso l'aura di idealismo che possedeva qualche tempo fa...poi è arrivato il 68 con tutti gli annessi ed i connessi ed alla fine c'è stata come massima reazione il ripiegamento sul privato. Quanto a Virzì, è uno dei pochi che fotografa abbastanza realisticamente la realtà nell'ambito della commedia di costume e sulla scia dei vecchi maestri.
  • Zender • 16/04/08 22:17
    Capo scrivano - 49236 interventi
    Però tra il 68 e oggi qualcosa di mezzo c'è stato. Io penso che anche la gente della mia età (che il 68 non l'ha certo vissuto) comunque una certa quale attenzione per la politica l'ha avuta. Concordo sul privato e su Virzì.
  • Gugly • 17/04/08 10:31
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    ehm...non mi sono spiegata: l'ho fatta corta per non annoiare comunque mi spiego, in soldoni : dal 68 in poi c'è stata un escalation di attivismo politico nella sinistra che però, almeno in Italia è degenerata anche in violenza... da qui il ripiegamento nel privato che è una delle concause dello scollamento.