Buiomega71 • 26/03/16 10:02
Consigliere - 27156 interventiInsomma, non e che i gemellini hongkonghesi mi facciano impazzire,
The Eye era una mezza bufala di una noia spaziotemporale (però quel finale catastrofico depalmiano mi batte ancora in testa) e il secondo anche (ma Eugenia Yuan che si sfracella dal tetto dell'ospedale più volte come il Trelkowski polanskiano o la chiusa con le ombre accanto alle gestanti mica te li scordi più)
Il loro cinema e tipico delle papocchiate orientaleggianti, ma ti infilivano sempre qualche scena o momento che scuoteva encefalo e coronarie.
Temevo il peggio (soprattutto per la produzione Ghost House raiminiana che nonneazzecauna) per la loro trasferta americana (anche a strascico di recensione ben poco positive,
Film tv, all'epoca della sua uscita, lo massacrava senza nessuna pietà) e del loro stile tra il narcolettico e i BHU degli spiriti da J HORROR in cerca di vendetta o aiuto
Invece, nonostante l'aria fritta di deja vù imperante che alleggia per quasi tutta la pellicola, il filmaccio non mi e dispiaciuto
Ci sono delle notevoli location dell'america più rurale e rustica (bellissima la tetra magione immersa nei campi di girasole) con quel retrogusto così kinghiano che ha il suo perchè (e mi sono venute alla mente certe atmosfere bucoliche di
Chi e l'altro?, tra corvacci e forche e naturalmente il craveniano
Benedizione Mortale)
Eppoi alcune scelte visive mozzano il fiato (John Corbett attaccato dai corvacci, lo stormo dei pennuti menagramo che volano nel cielo per poi posarsi sul tetto della grande casa) dimostrando il comunque ispirato talento visionario dei due fratelli
Ci sono le solite apparizioni fantasmatiche tipiche del cinema dei Pang (e di tutto l'horror orientale), con lo spiritello che si sposta innaturale e a scatti sul soffitto della casa a mò di spiderwalk, il solito bambino piangente di spalle che si volta e...-
Phenomena docet-, le abusate mani e braccia spettrali che sbucano dalle tenebre e trascinano o ghermiscono la protagonista (ma l'apparizione della donna urlante e terrifica nella parete della stanza da letto il suo porco effetto lo fà)
Ma il ritmo non e poi così soporifero come nei due
The Eye, il prologo violento virato seppia sullo sterminio della famiglia ha i suoi momenti (e non si capisce cosa davvero stia succedendo, se non nel twist in dirittura d'arrivo, che non e poi così banale come pensavo), il cast se la cava (brava la Stewart) e la fotografia di David Geddes regala attimi superlativi
Omaggi e citazioni sparse quà e là, dagli
Uccelli hitchcokiani, i corvi "rivelatori e giustizieri" di
Opera, alla cantine del miglior Fulci (quello di
Quella villa accanto al cimitero-vedere la scena del trattorino a carica con la musichetta che scende le scale della tetra cantina, pressochè uguale alla macchinina radiocomandata di Giovanni Frezza in una situazione facsimile nel capolavoro fulciano-), le stragi alla Amityville (il bancario emaciato che stà in piedi per scommessa e che appare a McDermott quando meno se lo aspetta mi ha ricordato l'uomo delle birre di
Amityville horror), padri psicopatici alla Jack Torrence, melmose vendette con cadaveri stile piscina di
Poltergeist, sprazzi di animal-attack
Poi, vabbè, la sonata è sempre quella, l'happy end stile
La casa nella prateria e da chiodi, il bambino di nove anni insopportabile, l'amichetto della Stewart completamente fuori luogo e c'azzecca una mazza, alcune scene prese di peso da
The Eye-il bimbo nel corridoio- così come le ormai stantie apparizioni dei fantasmini.
Però la trasferta americana dei gemellini mi ha convinto di più che non i loro horror in terra natia
Fiabesche e di rilievo le musiche di Joe Loduca.
Undying, Mco, Nando, Buiomega71, Claudius
Lupoprezzo, Galbo, Belfagor, Rambo90
Rebis, Cloack 77, Gabigol, Il ferrini
Greymouser, Jaspers