Discussioni su Stranger than fiction - Un incubo senza fine - Film (2000)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/11/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71, Anthonyvm

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 2/11/19 10:00
    Consigliere - 25997 interventi
    Vacancy 2 non era affatto malaccio (il come tutto ebbe inizio), che metteva in risalto il buon talento di Eric Bross.

    Otto anni prima il giovane e promettente regista dava la sua versione di Piccoli omicidi tra amici (mettendoci dentro pure Cose molto cattive) con questo simpatico e scoppiettante "straight to video"

    Difficile parlarne senza spoilerare, visto che il filmetto vive di twist a raffica uno sull'altro.

    Twist a loro modo inaspettati e sorprendenti, che verso la fine si accavallano in maniera quasi improbabile ma dannatamente divertente (prestare la massima attenzione per non finire nel gorgo della confusione) che sfido chiunque ad arrivarci sù.

    Della serie non è sempre tutto come sembra e le persone non sono come appaiono in apparenza.

    Dopo l'omicidio (per legittima difesa) di un brutale poliziotto , per quattro giovani amici (cast attoriale in palla, e cosa non è la Meyer) comincia un'inarrestabile e incubotico viaggio nel panico e nella follia, in un parapiglia irrefrenabile di occultamenti di cadavere (che finoscono nelle colate), barboni investiti, ricevimenti di nozze, laidi carrozzieri ricattatori, rivelazioni shock, tentando di seccare la curiosa vecchina, vicina della porta accanto, con il veleno per scarafaggi (una delle scene più macabramente divertenti del film, un arsenico e vecchi merletti al contrario), il precipitare nella pazzia (dovuto ai sensi di colpa) di una delle due ragazze del gruppetto (la Wagner, dove Bross la tampina e indugia su di lei con panoramiche circolari depalmiane a 360 gradi), suicidi, teste sfondate a colpi di mazza da baseball, l'amicizia dei quattro che comincia a vacillare.

    Ma non è affatto così, o almeno, le cose (da principio) sono andate molto, ma molto, diversamente e due ragazzi del quartetto non sono affatto quello che dicono di essere, o come appaiono ai nostri occhi durante le tumultuose e catastrofiche pantomime nell'arco del film ( SPOILER sopratutto una, quintessenza della meschinità e dell'infamia muliebre. FINE SPOILER).

    Ma non voglio andare oltre, per non correre il rischio di rovinare le sorprese che, in dirittura d'arrivo, si susseguiranno senza sosta, fino anche dopo i titoli di coda.

    Mix scoppiettante di grottesco, cinico humor nero, commedia, pulp, infino horror (impiccata tra i peluche), per poi sfociare nel thriller tout court che sparge e piene mani risoluzioni inattese e impensate, ma talmente impensate che bisogna vederlo per crederci.

    Attenzione alle padelle, a chi frequentate e soprattutto agli ascensori fuori uso.

    Al di là del brutto manifesto che fa sembrare il film l'ennesimo slasher da bancarella sullo stile Final Destination, Stranger than fiction è, al contrario, un pasticcino guarnito al cianuro, che fà del "ma pensa un pò te, chi l'avrebbe immaginato" e del colpo di scena su colpo di scena il suo punto di forza.

    A volte la realtà è più incredibile e contorta della finzione, a patto di stare al gioco.
    Ultima modifica: 2/11/19 13:40 da Buiomega71