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Discussioni su Le colline hanno gli occhi - Film (2006) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

51 post
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  • Undying • 6/11/07 18:00
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Film rivelazione, in campo horror, del 2006. Le Colline hanno gli Occhi conferma la capacità del promettente giovane regista francese (Alexandre Aja), già distintosi per l'ottimo Haute Tension.

    Dieci spanne sopra al modello originale, anche grazie all'intuizione di deragliare, all'inizio del secondo tempo, dal pedissequo rifacimento mettendo in campo la cittadina con i suoi manichini, in realtà centro nevralgico e causa scatenante dei violenti, ma anche riflessivi, mutanti...
  • Zender • 7/11/07 00:33
    Capo scrivano - 49353 interventi
    Mah, qui non condivido molto; sarà anche perché Haute tension a me non è piaciuto. Sì, l'originale craveniano non era certo un capolavoro, però aveva quel fascino rozzo del B-movie indipendente crudo e selvaggio, con questa famglia di matti coi nomi dei pianeti (Mars, Pluto...) che nel remake si perde parecchio. Nel remake è molto bella la parte in mutantitown, secondo me, molto meno ciò che la precede.
  • Fabbiu • 7/11/07 12:08
    Archivista in seconda - 662 interventi
    sono sempre stato contrario ai Remake, li ho sempre visti con un occhio diffidente.
    Questo però non mi è dispiaciuto.
    Concordo che la bellezza dell'originale stava proprio nel fascino del b-movie.
    Ma Aja non vuole (come tanti altri registi) avere il lavoro già pronto; anzi sembra proprio che il film gli sia piaciuto (usa certi dialoghi uguali) e lo ripropone migliorato.
    E così molte scene mi sono sembrate azzeccate come ad esempio i bambini malformati nei titoli di testa, o il cratere con le macchine delle famigle dei poveri passanti
    Perchè la storia dell'originale è bella (negli extra del dvd si dice che è ispirato ad un fatto di cronaca semi-reale) ma è in sostanza troppo piatta, come ho scritto nella scheda pochi attori e un grosso deserto.
  • G.Godardi • 7/11/07 12:34
    Fotocopista - 663 interventi
    Anch'io non ho amato per niente Alta tensione(lo ritengo una bella presa per i fondelli nei riguardi del pubblico),il remake del classico craveniano invece l'ho apprezzato(belle le scene coi manichini,quasi un Zabriskie point virato horror,belli anche i titoli di testa,ha approfondito alcune intuizioni che nel film di Craven erano solo accennate,le mutazioni radioattive)ma non posso certamente dire di preferirlo all'originale,che sarà anche rozzo e fatto con due lire ma mantiene intatto un impatto non indifferente.Le colline di Craven insieme a Non aprite quella porta di Hooper(il quale,a differenza di Craven,non è mai diventato un vero autore ma è rimasto "solo" un buon mestierante) hanno segnato l'avvio di una parte del New Horror e generato un sottogenere a sè.
  • Undying • 7/11/07 17:36
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Non per sollevare un polverone e promuovere un putiferio: ma tra Hooper e Craven.... c'è una bella differenza.

    Il primo ha fatto anche lavoretti di poco conto, anzi spesso ha confezionato veri e propri filmetti privi di carattere (Invaders, I Figli del Fuoco e, più di recente, Il Custode), ma almeno altre volte ha saputo conferire carattere e personalità al prodotto (La Casa dei Massacri, ad esempio).

    Craven, invece, se togliamo L'Ultima Casa a Sinistra, Il Serpente e l'Arcobaleno e, appunto, Le Colline hanno gli Occhi (lo sò, qualcuno dirà: e Nightmare?)... per la maggior parte dei casi ha fatto il classico "buco nell'acqua"... Non parliamo poi della sua recente (si fa per dire) attività di produttore....
  • Pol • 14/11/07 19:20
    Servizio caffè - 185 interventi
    In questo film Aja rimedia al maggior difetto della pellicola datata 1977, ossia una certa mancanza di ritmo che non me lo ha fatto apprezzare particolarmente. Non sono un'amante dei film-videoclip e per fortuna Aja non cade nella trappola, ma porta aggiunte positive (il villaggio fantasma da voi citato per esempio) e dà quel 'brio' in più senza snaturare l'essenza dell'originale. Non male, per un ragazzo al suo secondo film!
  • Zender • 14/11/07 19:30
    Capo scrivano - 49353 interventi
    Sì, senza dubbio il ritmo ci ha guadagnato (d'altronde anche il cambio dei tempi lo imponeva), però secondo me il remake ha perso quell'aura da film indipendente rozzo, sporco e cattivo che aveva caratterizzato l'originale. Insomma, uno come Michael Berryman non lo trovi tutti i giorni...
  • G.Godardi • 14/11/07 19:47
    Fotocopista - 663 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Insomma, uno come Michael Berryman non lo trovi tutti i giorni...


    ....perfortuna.
  • Rebis • 15/11/07 13:52
    Compilatore d’emergenza - 4466 interventi
    Per me la differenza sostanziale tra Craven ed Aja è che il primo non è un vero regista horror, non crede sinceramente nel cinema di genere se non caricandolo di significati morali spesso al limite del didascalico. Craven è un intellettuale, un uomo di cultura e non dei migliori fra l'altro, fa film horror per anestetizzare la paura, per esorcizzarla dal sociale (vedi Scream).
    Non fosse per Nightmare e, forse, Il Serpente e L'Arcobaleno, sarebbe da rimuovere dall'immaginario della paura. Ma tant'è. Aja, piaccia o no il suo Alta Tensione, fa cinema di genere purissimo, finalizzato all'urlo, non ai contenuti, crede nel valore dell'emozione e non ci castigata con la morale. Il suo remake non è migliore o peggiore del film di Craven, è un'altra cosa, cambia radicalmente il fine.
    Ultima modifica: 5/03/10 15:17 da Rebis
  • Zender • 15/11/07 14:03
    Capo scrivano - 49353 interventi
    Sicuramente Craven non è un regista horror tradizionale e più volte ha dimostrato di voler scavalcare il genere (con esiti infelici, spesso), però questo non toglie che, volente o nolente, con Nightmare e Scream soprattutto, ne ha decretato la rinascita. Arrivare a rimuoverlo dall'immaginario della paura (anche a non voler guardare al Serpente, che resta un ottimo horror) risulta secondo me impossibile: gli americani senza Krueger non saprebbero neanche cosa significa horror, temo. E poi c'è da considerare anche La casa nera, che mica è un filmetto trascurabile (socondo me, naturalmente)...
  • Undying • 15/11/07 20:48
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Condivido in pieno le opinioni di Rebis e Pol.
    Il tempo, a volte, svela come alcuni autori siano stati sopravvalutati.
    Craven è (forse) uno di questi.

    Nello specifico della thread il remake (che poi non lo è in senso stretto, perché dal secondo tempo diventa qualcosa d'altro rispetto all'originale) pone l'accento sulla tensione (sviluppata in crescendo e senza mai cedere posto ad inutili dialoghi) e sulla struttura narrativa, sovrastata da colpi "bassi" ...

    Insomma, lo si riguarda due volte senza annoiarsi...

    P.s.:
    La Casa Nera... lo trovo insopportabile per via dell'umorismo (spesso involontario) che regna sovrano su tutta l'enfatica recitazione degli attori.
  • Blutarsky • 16/11/07 10:17
    Magazziniere - 339 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Condivido in pieno le opinioni di Rebis e Pol.
    Il tempo, a volte, svela come alcuni autori siano stati sopravvalutati.
    Craven è (forse) uno di questi.

    concordo sui dubbi legati al valore effettivo di Craven, che ho sempre considerato molto discontinuo, però è innegabile l'importanza e sopratutto l'influenza dei suoi film nella cinematografia horror americana e mondiale.
    l'ultima casa a sinistra è (al pari di non aprite quella porta e la notte dei morti viventi) uno dei film apripista del nuovo horror dei settanta, cosi' come Nightmare lo fu per gli ottanta e Scream per i novanta.
    tornando al film ho trovato il remake di Aja molto riuscito e migliore dell'originale che al tempo avevo trovato parecchio noioso e inferiore al mito che lo circondava.
  • Rebis • 16/11/07 14:19
    Compilatore d’emergenza - 4466 interventi
    Anche Roman Polanski e Kubrick hanno fatto film importanti, imprescindibili, nel genere horror, ma ritengo che Craven non avendo la loro prepotente autorialità non è mai riuscito a svincolarsi dalle maglie di un genere che gli sta stretto e tutto sommato vuole sminuire, minimizzare a colpi di ironia (La Casa Nera, Sotto Shock). A differenza, per esempio di Romero, non accetta la forza di gravità dell'horror, quindi il suo contributo al genere, per me, resta sì indiscutibile ma anche fondamentalmente indiretto e forse involuto.
  • Zender • 16/11/07 16:11
    Capo scrivano - 49353 interventi
    D'accordo, è sicuro che l'approccio di Craven all'horror sia molto più disincantato e leggero rispetto a quello dei vari Romero o Polanski. E' un approccio diverso che gli ha portato fortune e riconoscimenti, che può disgustare gli amanti dell'horror quando è di smaccata derisione al genere (Scream) ma che se invece è accompagnato da una buona dose di orrori veri (Nightmare, La Casa Nera) assume i contorni di uno stile preciso, cha ha fatto proseliti. Quando è uscito dall'horror ha fallito (La musica del cuore, Red Eye), quindi mi sa che dovrà rassegnarsi...
  • Rebis • 17/11/07 19:59
    Compilatore d’emergenza - 4466 interventi
    Sai cos'è Zender? E' che io con Craven proprio non riesco a mettere insieme i pezzi. L'ultima casa a sinistra e Dovevi essere morta potrebbero benissimo essere diretti da registi diversi, così come Nightmare e Curse, La Casa Nera e Le colline hanno gli occhi; a parte il fatto innegabile di essere tutti horror morali (più che politici), non trovano tra loro accordo stilistico, per quanto alcuni, in sé, restino pregevoli. Scream, ad esempio, mi piace molto, lo trovo persino geniale, ma quando lo colloco nell'opera del regista, mi si nullifica non poco.
    E poi non riesco a perdonargli i finali, mai, in cui smonta tutta la carica emotiva che è riuscito a innalzare per la durata del film (quelli del Serpente e L'Arcobaleno e Nuovo Incubo sono clamorosi); una tantum c'è da ringraziare la produzione per il finale imposto di Nightmare che Craven avrebbe voluto lieto e invece per me è a tutt'oggi memorabile e agghiacciante.
    Ultima modifica: 18/11/07 04:00 da Rebis
  • Zender • 18/11/07 09:36
    Capo scrivano - 49353 interventi
    Hai ragione, Rebis: non esiste uno stile preciso, in Craven, forse perché pochi sono i film che lui ha sentito veramente suoi e non girati per "sopravvivere". Il fatto che abbia più volte tentato di uscire dal genere dimostra che forse nell'horror non si è mai sentito a suo agio (e d'altronde L'ultima casa a sinistra di horror non aveva proprio nulla...)
  • Undying • 16/02/10 17:27
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Caesars ebbe a dire nella SEZIONE IN TV/SATELLITE:

    Non l'ho mai visto (ma l'originale ad onor del vero non è che fosse chissà cosa), però potrebbe valere la pena. Chissà però quanto sarà tagliato.


    Molto migliore dell'originale.
    Un film da vedere, anche se tagliato.
  • Caesars • 16/02/10 20:03
    Scrivano - 17045 interventi
    Grazie della dritta, se riesco lo vedrò senz'altro
  • Rebis • 17/02/10 17:20
    Compilatore d’emergenza - 4466 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Caesars ebbe a dire nella SEZIONE IN TV/SATELLITE:

    Non l'ho mai visto (ma l'originale ad onor del vero non è che fosse chissà cosa), però potrebbe valere la pena. Chissà però quanto sarà tagliato.


    Molto migliore dell'originale.
    Un film da vedere, anche se tagliato.


    concordo, superiore a Craven. Non credo sia tagliato comunque, il V.M. è solo ai minori di 14 e lo passano dopo le 22;30. Magari non mandano in onda l'unrated uscita solo in DVD, ma sarà la versione cinema che comunque è bella splatterosa...
  • Buiomega71 • 6/04/12 03:32
    Consigliere - 27552 interventi
    Non me ne voglia il buon Paulystone, ma il remake di Le colline hanno gli occhi non è il secondo film di Aja, ma bensì il terzo...Il suo primo film è Furia (e non parla del cavallo del west...).
    Ultima modifica: 6/04/12 03:32 da Buiomega71