Buiomega71 • 18/12/15 10:40
Consigliere - 27174 interventiInsomma, alla fine e un filmetto innocuo, indolore, classico horror per "famiglie" che dimostra (per l'ennesima volta) lo scarso fiuto produttivo di Sam Raimi (ma più che un prodotto Ghost House , sembra marchiato Disney) che non ne imbrocca una che sia una
Da fan radicale del capolavoro hooperiano mi sono pure divertito alla fine
Certo, la mente andava all'originale, che questo remake segue abbastanza fedelmente (soprattutto da metà film, perchè l'inizio pareva distaccarsene con la famigliola in cerca di casa come i Lutz di
Amityville Horror e un evoluzione differente rispetto all'originale, che pareva pescare, appunto, più da
Amityville che non da
Poltergeist-la puzzolente fanghiglia nera che sgorga dal pavimento, un pò come il liquame nerastro che usciva dalla tazza del cesso di
Psycho 2, genitori fuori a cena e figli soli in casa-con la sorella maggiore a fare da baby sitter-occasione propizia per lo scatenarsi delle forze del male, la piccola Maddy che parla con gli "amici immaginari" nella sua cameretta-
Poi, però, quando Maddy viene rapita dal televisore, il film segue piuttosto fedelmente l'originale, con pochi guizzi e ancor meno inventiva, per sfociare in un finalone pregno di CG, che non arriva a un grammo del terrifico e indimenticabile finale originario, ma una sarabanda di effetti fracassoni e distruzione del domicilio uguali a mille altre
Insomma, tutti i crismi di come NON dovrebbe essere un remake, poca inventiva, e quasi nessuna variazione
Non sono più Freeling ma Bowen, le bare e i cadaveri non affiorano più dal pavimento (non basta un cadaverino buttato lì), il delirio hooperiano viene sostituito con botti e torme di cadaveri stile
Constantine che escono dall'armadio in CG, le bistecche non strisciano più e non buttano vermi e i tecnici non si scarnificano più la faccia (al suo posto papà Bowen che si specchia riflesso nel rubinetto del tinello, con look zombesco a vomitare vermi, che sembra omaggiare il secondo
Poltergeist e il remake kinghiano di
Shining)
I lampi di puro horror hooperiano vengono anestetizzati per un restyling anemico e , fondamentalmente, futile.
Tangina viene sostituita dall'acchiappafantasmi Carrigan Burke (mhà...mi e parsa una versione disneyana del Merrin dell'
Esorcista più che altro), il bimbetto odioso e rompicoglioni sembra modellato dal regista su uno dei personaggi del suo "horror" di animazione
Monster House, e nessuno ha il carisma che aveva la famiglia Freeling, a parte la vera sorpresa del film, la piccola Kennedi Clements che assomiglia in modo impressionante all'angioletto Heather O'Rourke
Giustamente, in
Poltergeist 2.0 il male si manifesta nei televisori al plasma a led, sugli smartphone, sulle nuove tecnologie dei localizzatori gps e l'america reganiana rampante viene sostituita con l'imperante crisi economica (papà Bowen e stato licenziato e le sue carte di credito disattivate). Ne e un lampante esempio l'inizio, nel capostipite le immagini , che invadevano lo schermo, di un televisiore che trasmetteva, sulle note dell'inno nazionale americano, monumenti e bandiere USA, poi l'effetto neve della fine dei programmi e allungando con la MDP papà Freeling che dormiva sul divano, nel remake uno zombi all'interno di un videogioco, che invade lo schermo, dove smanetta il piccolo Griffin, in auto con la famiglia per recarsi a vedere la nuova casa
La corda gettata nell'aldilà, la luce, segui la luce (anche se quì non e più la madre l'elemento "salvifico" che riporta la bambina nell'aldiquà, ma il fratellino), la vasca da bagno, "Questa casa e libera", "Stanno arrivando..." al posto di "Sono arrivati quelli della televisione", Carol Anne, ehm, Maddy che parla allo schermo della tv e le mani che si protraggono verso di lei dall'altra parte dello schermo-quindi dall'altra dimensione-, quando viene rapita chiama la mamma e il papà dal televisore, "C'è qualcuno con lei", e via ricopiando di sana pianta tutti i momenti salienti dell'originale (il remake , almeno per quanto mi rigurarda, dovrebbe seguire altre strade per essere in qualche modo innovativo) ma era difficile, se non impossibile, rifare un capolavoro irripetibile come
Poltergeist, se non ricopiarlo a uso e consumo del pubblico odierno
Ci sono, al contrario, dei momenti azzeccati, come l'omaggio reverenziale a Spielberg, che Kenan cita con i fasci di luce multicolori che appaiono nello sgabuzzino di Maddy e le cassette della posta buttate giù da camion e auto in retromarcia, e qualche "invenzione" non disprezzabile
I poltergeist che "giocano" fulcianamente col trapano ai danni del povero Boyd, il drone che si avventura nell'aldilà, mostrando un "amniotica" altra dimensione quasi boschiana, zeppa di cadaveri viventi ammassati e inquieti, la paccotiglia maleodorante che sgorga dal pavimento della cantina, la figlia maggiore alle prese con ospiti poco graditi in cantina, l'ombra murnauniana di Maddy sui muri della casa, il titolo POLTERGEIST che appare all'inizio sul prato delle villette
Attimi che rendono questo pallido remake almeno divertente non facendo scivolare la pellicola nella noia
Meno riusciti i clown (questa volta sono più di uno) che attaccano puppetmasterianamente il piccolo Griffin e l'albero secolare che segue il bambino fin dentro casa, così come e poco riuscita la sequenza da J HORROR di Maddy che si volta piangente nell'armadio
Meravigliosa la fotografia di Javier Aguirresarobe e anonime le musiche di Marc Streitenfeld
Kenan sembra c'è la metta tutta (a sentire lui e un fan dell'originale), ma forse era quasi impossibile fare di meglio
E sui titoli di coda quasi mi scappava la lacrimuccia, riecheggiandomi in testa lo spendido score firmato da Jerry Goldsmith
E i Freeling (pardon, i Bowen) non lasciano più la tv fuori dalla porta di un motel, ma diventano restii a affittare una nuova casa
Il
Poltergeist di oggi non ha un inquadratura che lo avvicini al
Poltergeist di ieri, ma sull'onda nostalgica e con qualche magnanimità concessa può risultare infino divertente
Si poteva evitare la scenetta comica tra i due indagatori del paranormale Burke/Powell (ex coniugi) dopo i primi titoli di coda, che non sono simpatici ne tantomeno divertenti, ma tant'è...
Insomma, ieri ho visto il remake di
Poltergeist, ma quasi dimentico tutto e il confronto con l'originale (che mi scorreva d'avanti) non e solo improponibile ma risulta quasi impietoso.
Curioso, infine, l'anno di nascita di Kenan, il 1976, stesso anno in cui nacque Heather O'Rourke.
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