Buiomega71 • 5/03/16 10:01
Pianificazione e progetti - 25004 interventiDi fronte c'è
Skeleton Key (e non solo per le atmosfere paludose della Lousiana e per le vecchie case coloniali fatiscenti), dove riprende il tema voodoo della possessione, dei suoi riti e misteri, e nel finale a sorpresa
Il terzo papà adottivo della saga di
Saw dirige con gran professionalità (sostenuto dalla fotografia di Michael Fimognari) una storia familiare di oscuri segreti che si sveleranno nel sorprendente finale, condita con incubi ad effetto (Jesse che si vede sul tavolo operatorio, la figura sulla sedia a rotelle che si staglia bavianamente davanti alle tende del letto, la lotta nella vasca da bagno con Jesabelle dal look alla
Martyrs, il nero con la faccia ustionata che pratica riti voodoo) e da un atmosfera opprimente e angosciosa (Jesse sola in casa costretta come la
Martha fassbinderiana)
Nel narrare le paure che si annidano nelle case vicino alla palude, però, Greutert, cade nella trappola del convenzionale (le indagini per scoprire il bandolo della matassa, che portano la giovane Jess e il suo amico Preston a scontrarsi con l'omertà della gente del posto, ficcando il naso dove non dovrebbero, tra le credenze della popolazione , con altarini voodoo e cani sgozzati, piccoli cimiteri ai bordi della palude, cadaverini di neonati seppelliti e strani feticci voodoo), tirandola per le lunghe (l'inutile storiella d'amore) e mostrando la spiritata Jessabelle come una creola posseduta, una Samara nera piuttosto incazzosa, che picchia, digrigna i denti e vomita come Linda Blair e che lascia un pò perplessi. Così come l'incidente iniziale, troppo simile al finale di
436-La profezia
Ma e nello svelamento finale che il film riprende quota, tra terribili segreti familiari, sanguigni parricidi, suicidi, vendette e un finale sul pontile che regala più di un emozione (nonchè la chiusa, vero e proprio colpo di scena che lascia un ghigno beffardo) con rivelazione subacquea non dissimile dal finale de
Il Mistero dell'Acqua.
Il lambito J-HORROR viene trasformato da Greutert in un racconto alla Tennessee Williams in nero posseduto da spiriti malvagi
Le vhs (occultate, rotte, quasi bruciate) vengono accarezzate feticisticamente dal regista, fonti di male e verità (chi tenta di darle fuoco viene bruciato vivo,con un funesto destino più o meno simile alle vittime del
Presagio), custodi di momenti da consegnare ai posteri (la festa natalizia, la madre che si presenta alla figlia non ancora nata leggendole i tarocchi, nel finale con la bocca sporca di sangue divorata dal cancro, e poi la follia che esplode...), lasciano comunque il segno, e come la vhs di
The Ring sembrano quasi un virus di cui la giovane Jess non può farne a meno
Ottimo lavoro di Greutert di non cadere nel rischio del ridicolo
ATTENZIONE SPOILER
Il bambino che nasce nero davanti al papà in ospedale correva il rischio di rammentare una cosa simile nel finale della
Una pallottola spuntata 33 e mezzo - L'insulto finale, quindi per un pelo non scoppiavo a ridere, smorzato dal susseguirsi della tracigità degli eventi
FINE SPOILER
La tensione, in parte regge, la Snook ha un bel faccino e sà trasmettere paure e una potenziale galoppante follia, per tutto il film (eccettuato nell'incipit) in sedia a rotelle come la Blanche di
Che fine ha fatto Baby Jane?. Spaventi nello standar del genere, ma con una certa classe.
Note a margine: Notevole che Greutert curi un piccolo particolare che molti, forse, avrebbero trascurato. Le videocassette vengono gettate nel bidone dal papà di Jesse per poi bruciarle. Ma succede una tragedia. Le videocassette rimangono nel bidone prendendo acqua piovana, una volta recuperate e messe nel VCR sono parzialmente smagnetizzate a causa dell'umidità che hanno patito.
Buiomega71, Jena, Minitina80
Digital, Daniela, Pumpkh75, Lythops, Undying